Un numeroso pubblico ha accolto a Sansepolcro Giuseppe Conte per l’attesa visita di questo pomeriggio. L’arrivo dell’ex Presidente del Consiglio, inizialmente previsto per le ore 18 a Porta Fiorentina, ha subito un significativo ritardo, durante il quale un gruppetto di una decina di contestatori organizzati, quasi tutti non del posto, ha intonato una serie di cori contenenti insulti all’indirizzo di Conte. L’episodio ha causato brevi momenti di tensione con alcuni dei presenti. Nel frattempo, al circolare di voci di cambi di programma, sostenitori e curiosi si sono spostati dapprima in via Luca Pacioli – con i contestatori tenuti a distanza dalle forze dell’ordine e messi a tacere dalla folla che rumoreggiava alla partenza di nuovi cori – e poi in piazza Torre di Berta: qui il leader del Movimento 5 Stelle è finalmente arrivato, accompagnato tra gli altri dall’ex Ministro della giustizia Alfonso Bonafede.
In piazza Conte è salito su un palco assieme alla candidata a sindaco di Sansepolcro Catia Giorni, che ha preso la parola ricordando le battaglie portate avanti dal Movimento 5 Stelle a livello locale e citando in particolare i temi del regolamento sui prodotti fitosanitari e della Casa della salute. A seguire è intervenuto lo stesso ex Premier, che ha espresso parole di supporto nei confronti di Giorni (“una tosta” con cui “il Movimento 5 Stelle ha tutte le carte in regola per formulare a testa alta una proposta politica concreta, che nasce da un’esperienza già fatta e da un affinamento dell’attività amministrativa”) e di apprezzamento per Sansepolcro, “culla del Rinascimento le cui mura sprigionano cultura millenaria”.
Giuseppe Conte ha poi rivendicato alcuni risultati del Movimento 5 Stelle, dalla riduzione del numero dei Parlamentari all’ottenimento dei fondi del Recovery, ha insistito sull’obiettivo di “abbracciare convintamente una cultura interamente ecologica e un sistema di economia circolare” e ha difeso il reddito di cittadinanza: la misura – ha detto – “ha creato una cintura di protezione con soldi che vengono immessi nel ciclo dei consumi perché destinati all’acquisto di beni di prima necessità, e persone che vivono di politica da decenni si permettono di venire a sindacare due o trecento euro a gente che è in povertà assoluta”. Spazio infine alle foto di rito con sostenitori e simpatizzanti. Domani Conte sarà in Umbria cominciando da Città di Castello: appuntamento alle 9.30 in Piazza Gabriotti.