Papa Francesco ha approvato stamani l’iscrizione nel catalogo dei santi della beata Margherita da Città di Castello, confermando le conclusioni della Congregazione delle cause dei santi. Si chiude pertanto positivamente la procedura avviata nel 2019 su iniziativa del vescovo della diocesi tifernate Domenico Cancian e dell’arcivescovo di Urbino, Urbania e Sant’Angelo in Vado Giovanni Tani.
Margherita nacque cieca e deforme a Metola, nell’Urbinate, intorno al 1287, in una famiglia della piccola nobiltà. All’età di cinque anni fu portata dai genitori a Città di Castello presso la tomba di un frate morto in odore di santità perché le ridesse la vista, ma il miracolo non avvenne e la bambina fu lì abbandonata. Inizialmente visse come mendicante, poi fu accolta dalle monache di santa Margherita e infine da una coppia, della quale educò i figli mentre si dedicava alla preghiera, alla contemplazione, a pratiche penitenziali e opere di carità, visitando carcerati e infermi. In vita le vennero attribuiti miracoli e altri fenomeni mistici. Morì il 13 aprile 1320. Beatificata nel 1609 da papa Paolo V, dal 1988 è patrona dei disabili per le diocesi di Città di Castello e Urbino, Urbania e Sant’Angelo in Vado.
Il vescovo Domenico Cancian ha dichiarato che “la Chiesa che è in Città di Castello vive con immensa gioia e gratitudine al Signore per la canonizzazione della nostra amatissima beata Margherita, che ha vissuto tra noi gran parte della sua vita fino alla morte. La sua immagine raffigurata al centro del catino absidale della Cattedrale, così come nella cupola, evidenzia la straordinaria importanza di questa piccola donna nelle generazioni lungo i sette secoli che la separano cronologicamente dal nostro tempo. Ininterrottamente le è stato tributato il culto, estesosi progressivamente in vari continenti in un crescendo di devozione, e la sua figura è stata ispiratrice di opere di carità. La canonizzazione avviene mentre si stanno svolgendo le celebrazioni del settimo centenario della sua morte, che si concluderanno il 9 maggio. Avviene, inoltre, in un periodo segnato in maniera drammatica dalla pandemia: Margherita può autorevolmente insegnarci come trasformare il male in bene, senza cedere allo sterile vittimismo e alla lamentela inutile, invitandoci a una reazione evangelica che sa vedere come tutto può concorrere al bene”.
“Il 19 settembre – fa sapere il vescovo – secondo modalità che saranno successivamente rese note, avrà luogo una solenne concelebrazione eucaristica di ringraziamento al Signore per la nuova santa nella chiesa monumentale di san Domenico in Città di Castello”.