Dal 16 al 24 luglio torna a Sansepolcro Kilowatt festival, manifestazione internazionale di teatro, danza e musica che, nella settimana dedicata, ospita in territorio biturgense artisti e performers provenienti da tutto il mondo. Il periodo difficile non ha scoraggiato gli ideatori del festival che, con grande entusiasmo e speranza, ad un mese esatto dalla manifestazione stanno mettendo a punto gli ultimi ritocchi per l’importante evento culturale che, quest’anno, sarà all’insegna dell’internazionalità. Come ci spiega Luca Ricci, ideatore e direttore artistico di Kilowatt festival, “il titolo da cui partiamo, questa fervida pazienza, vuole raccontare l’attesa che tutti noi abbiamo sperimentato in questo anno e mezzo e, oltre all’attesa, la volontà di non stare fermi e mettere alla prova la creatività, pur nelle difficoltà del momento.
Quest’anno sarà un festival internazionale e per noi era fondamentale dire che la rete europea di cui siamo capofila riparte proprio da Sansepolcro. Niente ha messo in difficoltà questa rete tanto quanto questo periodo ed era importante questa ripartenza. I partner che verranno a Sansepolcro saranno 45, provenienti da tutta Europa, dalla Repubblica Ceca all’Irlanda, dalla Romania al Belgio: questa cosa ci emoziona molto perché ci fa percepire la grande voglia che le persone hanno di stare insieme. Gli spettacoli internazionali saranno una decina, ci sono stati tanti accordi anche con le ambasciate dei paesi esteri e questa è una cosa molto importante perché permette alla nostra collettività di relazionarsi attivamente con una comunità internazionale”.
Un festival dedicato all’arte e alla molteplicità delle sue forme che, da ormai quindici anni, può contare sulla selezione attenta e rigorosa dei “visionari”, un gruppo di circa quaranta persone residenti in Valtiberina Toscana che, accomunati dalla passione per il teatro, selezionano 9 spettacoli che entrano a far parte del programma ufficiale della manifestazione. A tal proposito, Ricci dichiara che “i nostri visionari lavorano tutto l’anno per scegliere spettacoli da presentare al festival e quest’anno hanno visionato più di 200 video. Sono stati essenziali per il nostro progetto, non tanto per la quantità di spettacoli che scelgono, ma per l’identità del festival perché attraverso questo progetto Kilowatt è stato il primo in Europa e forse nel mondo a porre una riflessione su una diversa relazione fra palcoscenico e platea”.
Da sempre, Kilowatt festival propone spettacoli che vanno oltre la semplice rappresentazione, andando a puntare sull’emozione delle parole e delle forme che permettono allo spettatore di riflettere su temi importanti dei nostri tempi: “questo progetto cerca di far riflettere gli spettatori” continua Ricci “e quest’anno ci saranno spettacoli che hanno a che fare con i temi del bullismo , del femminismo e dell’ecologia. Ricorderemo alcuni anniversari importanti, per esempio il G8 di Genova e il primo sbarco di albanesi in Puglia. Dentro al festival ci sono diversi argomenti che toccano tutti con molteplici linguaggi. Al di là dei titoli degli spettacoli, ci sono tante piccole cose che bisogna avere la voglia di andare a scoprire. Ci ha guidato l’affondo sul presente che ha il festival, il suo punto forte è riuscire a toccare tanti temi sociali che animano il dibattito del nostro paese”.