“Darsi da fare per creare un clima feriale nella nostra città”. È questa la strada che traccia Ivano Del Furia nell’ottica della ripartenza di Sansepolcro dopo il lungo periodo di clausura dovuto all’emergenza Coronavirus. L’ex sindaco biturgense non si tira indietro quando si tratta di dare il proprio contributo di esperienza in supporto alla città che guidò dal 1976 al 1988 e che oggi vive le grandi difficoltà legate alla pandemia. L’obiettivo, in sintesi, è quello di cogliere l’occasione del fatto che per molti non ci sarà la possibilità o la volontà di andare a passare le ferie lontano per dare a Sansepolcro un volto nuovo, per renderla meta ideale delle nostre stesse vacanze. Dopo aver sottoposto l’idea alle Istituzioni, ora ne parla anche alla stampa, secondo una procedura che riporta a modalità di approccio politico di vecchio stampo, precedenti alla diffusione della comunicazione in tempo reale e delle giornalate preventive.
“Per affrontare al meglio la fase due”, spiega, “bisogna riuscire subito a coordinare il volontariato per cercare di animare tutto il territorio comunale secondo le sue vocazioni con un calendario che va dalla primavera all’autunno”. Sì, perché, commenta Del Furia “bisogna in tutti i modi prolungare il più possibile questo periodo, non limitarci alla sola estate”. In modo da supportare le attività del territorio per più tempo e facilitare il rilancio dei pubblici esercizi e della ristorazione, e con loro dell’economia cittadina. Il progetto necessita di un coordinamento, “un piano elaborato dal Comune” e in particolare dagli uffici Attività produttive e Cultura, in collaborazione con le associazioni di categoria e con tutte le realtà che possono contribuire. Interessando tutto il territorio: “Vanno coinvolte tutte le attività, dall’ingresso alla città nella zona del ponte sul Tevere risalendo per via Senese Aretina, viale Diaz, tutto il centro storico fino a Piazza Santa Marta e il centro commerciale, e poi le piscine, San Lazzaro e ancora fino alla Dogana, senza dimenticare anche la zona Nord e il resto della città”. Fondamentale è la questione del suolo pubblico, dell’ampliamento delle pertinenze (“che dovranno sempre essere coerenti con la bellezza della nostra città” ma velocizzando quanto possibile le procedure burocratiche), dell’eventuale chiusura di strade all’occorrenza. Un calendario continuo di eventi, insomma, che abbia per protagoniste le realtà del territorio, dai gruppi teatrali a quelli musicali, ma naturalmente aperta anche a portare contributi da fuori.
Il tutto “per vivacizzare il territorio sotto molteplici aspetti: quello dell’incontro, della ricreazione e della cultura. In un anno dove la mobilità della persona sarà ridotta”, ribadisce l’ex primo cittadino, “va colta l’occasione per riscoprire tutto quello che offre il nostro territorio. All’insegna del bello e del razionale, come merita il nostro Borgo”.