Istituto d’arte, l’appello di Santi Del Sere: “Unire le forze”

Il maestro del legno e dirigente di Cna: “Patrimonio di professionalità e di lavorazione artistica da non disperdere”. La proposta: “Corsi estivi per i visitatori come elemento di promozione del territorio”

Foto Cna.it

“Quella attuale è una fase molto difficile per il restauro dei mobili antichi, colpito duramente dagli effetti della pandemia e ancor prima vittima delle mode e delle nuove tendenze nell’arredo casa”. Parte da questo presupposto l’analisi di Santi Del Sere, dirigente di Cna e maestro artigiano del legno, già allievo dell’ex Istituto d’arte di Anghiari, unico in Italia specializzato nel restauro del mobile antico. “La scuola anghiarese – spiega Del Sere – ha accumulato materiale inestimabile per far conoscere e approfondire le varie discipline tecniche che venivano praticate nei laboratori attrezzati”. Si tratta di “un patrimonio a cui dare continuità tessendo nuovamente il filo che lega teoria e prassi, nozioni e concreta pratica in bottega”. A questo scopo, spiega mastro Santi, è necessario “unire le forze per non disperdere questo patrimonio di professionalità e lavorazione artistica”.

Secondo Del Sere, “i maestri artigiani potrebbero dare il loro contributo per non perdere il tesoro di cultura e saper fare legato alle tradizioni del territorio”, puntando alla riscoperta di tecniche antiche sia producendo pezzi unici e ricercati, sia attraverso una rivisitazione in chiave tecnologica, che chiama in causa lavorazione a controllo numerico e a fonte al laser o modellazione tridimensionale a distanza. “Si tratta di elementi – spiega – che rafforzano un percorso formativo efficiente, concreto ed adeguato alle nuove tendenze di mercato”. Non vanno poi trascurate “le sinergie con le imprese locali e le proposte del comune legate a contributi per lo spostamento degli allievi che vogliano venire a studiare ad Anghiari, così come borse di studio e rimborsi delle tasse di iscrizione”.

Pensando alla post pandemia – propone infine Santi Del Sere – immagino anche un progetto di corsi estivi per stranieri, persone che si vogliono riconvertire nel lavoro o soggetti che intendono apprendere le varie discipline della lavorazione del legno e del restauro del mobile antico”, dando vita anche un movimento turistico e di promozione del territorio.

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