Sta facendo molto discutere a Sansepolcro e in Valtiberina il caso dell’intossicazione alimentare che ha colpito numerose persone (sono decine quelle che si sono rivolte ai medici di famiglia o al pronto soccorso) a partire dalla giornata di domenica. Comune origine del malessere, secondo quanto riportato dagli interessati, il cibo da asporto di un locale di cucina asiatica del capoluogo biturgense.
Mentre le autorità mantengono il più stretto riserbo, TeverePost ha raccolto la testimonianza di Eva Brizzi, una delle persone coinvolte nella vicenda: “Ho preso il sushi da asporto sabato sera insieme a un’altra persona – ci dice – Ho cominciato ad avere i primi sintomi il giorno dopo. Inizialmente ho pensato a delle paste alla crema che avevo mangiato a pranzo, poi ho saputo che anche chi aveva preso il sushi con me aveva gli stessi problemi. Dopo ho chiamato il mio medico, la dottoressa Bagattini, a cui si erano rivolte con identici sintomi numerose altre persone”.
Lo conferma al nostro giornale la stessa dottoressa: “Dopo le prime telefonate ho pensato che si fosse scatenata una forma influenzale, poi si è capito che tutti avevano mangiato il sushi. In totale, soltanto a me si sono rivolte ieri sette o otto persone, che lo avevano mangiato sabato, e altre due coppie oggi, che invece lo avevano mangiato domenica. I sintomi sono molto vomito, diarrea e febbre”.
A proposito di sintomi, Eva ci spiega che “ho avuto picchi di febbre a 39, battevo i denti e il corpo tremava tutto. Prendevo la Tachipirina, la febbre scendeva subito a 35 e poi nuovi tremori e nuovi picchi. E ancora diarrea e vomito, tantissimo. Non mi è mai capitato niente di simile in 40 anni di vita. Avevo tanta arsione, non ho mai avuto tanta sete come l’altra notte. Ho bevuto tre litri e mezzo di acqua, bevevo e poco dopo vomitavo: acqua, perché non avevo altro. Adesso [nella tarda mattinata di oggi, martedì] ho ancora un po’ di tremori e sono molto debole, ma la febbre per fortuna è passata. Il vomito l’ho fermato facendo punture di Plasil”.
“Ho fatto denuncia ai carabinieri – racconta ancora Eva Brizzi – che mi hanno detto che in settimana se starò meglio dovrò andare di persona. Spero proprio che vadano a fondo su questa vicenda. Io ho sempre preso sushi in passato, anche in questo stesso locale, e non è mai successo niente – aggiunge – Posso dire che quando siamo andati a ritirare il cibo, sabato alle otto di sera, c’era davvero tanta gente”.
Insomma una bruttissima avventura che avrà sicuramente strascichi legali, nella speranza di escludere postumi medici: “Ora farò le analisi del sangue – ci spiega infatti Eva – per vedere se il fegato è stato intaccato da qualche tossina, e le analisi delle feci per capire se può trattarsi di salmonella, shigella o simili”. Su questo aspetto la dottoressa Bagattini tende comunque a essere tranquillizzante: “Questi sintomi sono molto violenti ma in una giornata si risolvono. Tra i miei pazienti c’è chi è stato particolarmente male e fra qualche giorno gli farò fare le transaminasi per valutare il fegato, ma non credo che ci saranno conseguenze a lungo termine”.