Intesa Giani-Tesei: “Sì agli studenti umbri nelle scuole toscane”

Invito ai ragazzi a sottoporsi a tampone rapido prima di entrare. Il governatore: “Un paio di giorni di pazienza per predisporre tutto”

Eugenio Giani e Donatella Tesei (foto FB e Regione Umbria)

Una nota della Regione Toscana dà conto dell’intesa raggiunta dal presidente Eugenio Giani e dalla collega umbra Donatella Tesei secondo cui “gli studenti umbri che sono iscritti alle scuole elementari, medie e superiori dei comuni di Sansepolcro, Pieve Santo Stefano, Anghiari e Monterchi potranno continuare a frequentarle, nonostante provengano da zone rosse comprese nel territorio della regione confinante”.

“Per rendere possibile la frequenza in presenza – precisa il comunicato – tutti gli studenti umbri sono invitati a sottoporsi, prima di fare ingresso a scuola, ad un tampone rapido che ne escluda la positività”. “La soluzione – spiega Giani – salvaguarda sia il diritto degli studenti che la loro salute e quella di tutti. Sarà il Sistema sanitario regionale toscano che, nell’ambito del programma di screening avviato dalla Regione Scuole sicure, li sottoporrà al test gratuito. Chiediamo loro soltanto un paio di giorni di pazienza per darci il modo di predisporre il necessario davanti agli istituti scolastici dei quattro comuni toscani interessati”. Nel frattempo gli studenti umbri sono quindi tenuti a seguire comunque le lezioni a distanza.

“Ringrazio il presidente Giani che si è reso subito disponibile a trovare una soluzione condivisa – ha detto Tesei – per permettere ai nostri ragazzi di tornare in classe garantendo la sicurezza anche per i loro compagni”. A seguire è arrivato il commento del sindaco biturgense Mauro Cornioli, che ha ringraziato Giani e Tesei “per essersi fatti interpreti delle preoccupazioni della comunità di Sansepolcro. I tempi veloci e la continua evoluzione della pandemia – ha aggiunto – non aiutano chi deve prendere decisioni importanti che, come in questo caso, coinvolgono diritti fondamentali, cioè il diritto alla salute e il diritto all’istruzione”.

La decisione dei presidenti delle due regioni fa seguito alle polemiche scoppiate domenica sera, dopo che alcuni istituti di Sansepolcro avevano disposto che gli studenti provenienti dalle aree in zona rossa dell’Umbria frequentassero le lezioni da remoto.

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