Personaggio noto della televisione e della radio, Ilaria Lorenzini ha deciso di candidarsi per le prossime elezioni del 3 e 4 ottobre ad Anghiari nella lista che appoggia il primo cittadino uscente Alessandro Polcri.
Come mai la scelta di entrare in politica?
Perché sto da molti anni ad Anghiari e sono letteralmente innamorata di questo paese. Ho sempre avuto voglia di partecipare a tutto ciò che le associazioni propongono, anche cercando di dare una mano, e questo mi ha permesso di conoscere bene la comunità di Anghiari in tutte le sue dinamiche, che sono bellissime ma anche complicate. Nel corso di questi anni molta gente comune mi ha chiesto di impegnarmi anche in ambito amministrativo, ma non l’ho mai fatto perché bisogna avere delle competenze quando ci si propone, non bisogna andare lì ad improvvisare. Quest’anno è successo che prima Bianchi e poi Polcri mi hanno fatto la loro proposta.
Perché è stata accettata quella di Polcri?
Faccio questa premessa: mi è capitato spesso di criticare Polcri, e la cosa che mi ha sorpreso nel corso di questi cinque anni è stata la chiarezza con cui ha sempre risposto alle obiezioni che gli facevo. Erano rivolte soprattutto al suo modo di comunicare, visto che mi occupo principalmente di questo, e lui mi ha sempre risposto: “sono qui per fare le cose, non per farle sapere”. Questa se vogliamo non è una buona motivazione, perché bisogna anche farle sapere, ma si vede quanto è impegnato a fare. Quando gli ho contestato invece cose diverse, sul modo di operare, è sempre stato puntualissimo nel motivare le sue decisioni non con chiacchiere o scuse ma con fatti concreti. Cioè ho imparato nel corso di questi cinque anni che è una persona estremamente competente, che non fa cose raffazzonate, che le fa con molta attenzione e con molto rispetto delle regole. Di conseguenza, quando mi ha fatto la sua proposta gli ho detto: “se pensi che possa esserti utile, allora sì”.
Su quali temi si concentrerà l’operato di Ilaria Lorenzini?
Nel corso di questi anni ho pensato che prima o poi un coinvolgimento nella vita amministrativa di Anghiari ci sarebbe stato e quindi ho lavorato, ho preparato questo momento facendo dei corsi, studiando, anche investendo soldi per quello che riguarda l’accoglienza dei turisti e soprattutto il modo di strutturare questa accoglienza. Io sono accompagnatrice turistica, cosa che mi ha permesso di capire come ci si muove in un certo mondo, ma sono anche operatrice del turismo esperienziale, una qualifica nuova riconosciuta dal ministero, ed è quello che se ne avrò la possibilità vorrei fare. Per questo mi servirà la collaborazione di tutti, e non parlo degli amministratori o degli operatori del settore, ma della gente di Anghiari, perché servirà che tutti insieme andiamo nella stessa direzione e che facciamo cose belle per il paese, che ha tutto il necessario potenziale. Cultura e turismo sono due cose che vanno strettamente a braccetto, ad Anghiari abbiamo delle risorse straordinarie, i nostri artigiani, i nostri imprenditori, aziende piccole ma tutte d’eccellenza, e abbiamo delle grandi teste. Credo che la sinergia tra tutte queste cose possa essere solo vincente. Inoltre da molto tempo ho creato sinergie con i paesi limitrofi e vorrei che questa Valtiberina finalmente si muovesse tutta insieme, perché abbiamo una ricchezza straordinaria in arte, cultura, paesaggio, che è tutto quello che la gente cerca. Forse è arrivato il momento di rendersi conto che se stiamo ognuno per conto suo non andiamo da nessuna parte, o meglio facciamo un piccolo tragitto. Se riusciamo invece a mettere a sistema tutte le nostre forze questa benedetta terra di confine potrà diventare protagonista ed essere attenzionata dal turismo mondiale, perché ne ha tutte le caratteristiche.
Tornando a questi giorni di campagna elettorale, quale atmosfera si respira ad Anghiari?
L’atmosfera che c’è ad Anghiari la sto respirando poco, anche perché da quando ho deciso di entrare a far parte della lista di Alessandro Polcri apro Facebook solo per metterci le notizie, cioè continuare un po’ a fare in piccolissima parte il mio lavoro. Sarei dovuta tornare in radio i primi di settembre: non l’ho fatto, pur potendolo fare, perché non voglio rendermi attaccabile da nessuna parte, quindi ci tornerò il 5 ottobre. Allo stesso tempo non frequento più i social perché le persone che incontro mi stanno dicendo che in particolare da una certa parte c’è molta aggressività, e io non voglio scendere a queste bassezze. Se vedessi cose che non mi piacciono l’istinto di rispondere sarebbe molto forte, quindi mi tengo veramente fuori da ogni polemica, da ogni discussione. Ho detto una cosa ai miei colleghi della lista il primo giorno che ci siamo incontrati: le uniche volte che ricordo di aver urlato nella vita erano quando mi sgridava mia mamma, perché sapevo che aveva ragione lei e l’unico modo per difendermi era aggredire, ma ero cosciente di non avevo chances. Mi pare che l’atteggiamento sia un po’ questo: urlo, ti attacco, ti aggredisco, con motivazioni che a volte forse fanno anche sorridere. Però ognuno ha i suoi modi, i miei sono diversi.