Il sindaco di Sansepolcro ha ricevuto un avviso di garanzia

Lo riferisce “La Nazione”. L'accusa è di aver «omesso provvedimenti per l'immediata inaccessibilità» di un sito contenente amianto. Cornioli si difende: «Norme di difficile applicazione»

Mauro Cornioli in Consiglio comunale lo scorso 19 ottobre

Il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli ha ricevuto un avviso di garanzia da parte della Procura di Arezzo. Lo riferisce questa mattina il quotidiano La Nazione in un articolo a firma di Fabrizio Paladino. La vicenda è quella legata al rinvenimento, nel settembre dell’anno scorso, di una grossa quantità di amianto alla periferia della città. Il pericoloso materiale era occultato sotto un impianto di autodemolizione che era già stato posto sotto sequestro da Carabinieri Forestali e Procura nel gennaio 2019, a seguito della segnalazione di irregolarità nelle procedure di smaltimento dei rifiuti, trattamento dei veicoli e delle batterie al piombo, stoccaggio delle bombole di gas. Successivamente, constatato che la struttura era rialzata rispetto al piano di campagna, si era proceduto ad un sopralluogo condotto insieme all’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpat). Ne era emerso che lo stabile era stato costruito sopra un’importante quantità di eternit e amianto respirabile (si trattava di «una fra le discariche con la percentuale di amianto più alta in assoluto fra quelle finora ispezionate», avevano reso noto all’epoca i Forestali).

L’inchiesta, coordinata dal pm Roberto Rossi, è arrivata a coinvolgere anche il primo cittadino biturgense, a cui viene contestato di aver «omesso di adottare provvedimenti per l’immediata inaccessibilità del sito, prima che questo fosse messo in sicurezza». Come riporta La Nazione, Cornioli ha commentato l’accaduto tramite l’avvocato Piero Melani Graverini: «Questa omissione, così come viene ipotizzata dalla Procura, nasce da un complesso collegamento tra gli enti preposti, stante la difficile interpretazione e applicazione della normativa in materia ambientale». Il sindaco ha inoltre fatto sapere di «aver comunque chiesto di poter chiarire quanto prima al procuratore il comportamento tenuto dalla mia amministrazione in questa vicenda».

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