La complessa pandemia in corso non ha fermato le operazioni che sottendono alla candidatura UNESCO del saper fare il merletto italiano, la prima in assoluto che coinvolge 25 comunità italiane legate alla lavorazione del merletto. Le difficili procedure burocratiche sono giunte al necessario coinvolgimento delle amministrazioni dei comuni interessati e martedì 23 febbraio si sono tutti riuniti in un coordinamento programmatico per le possibili azioni di salvaguardia e valorizzazione. Alla riunione erano presenti tutti i rappresentanti delle Istituzioni coinvolte.
“La riunione ha avuto un’ampia partecipazione ed ha gettato le basi per formalizzare la nomina del Saper fare il Merletto a Patrimonio dell’umanità – ha dichiarato l’Assessore Gabriele Marconcini coordinatore del gruppo degli amministratori – Il gruppo di lavoro sta compilando il formulario ICH, documento indispensabile per la procedura di candidatura”.
La riunione è stata coordinata in collaborazione con la dottoressa Mariassunta Peci, direttrice dell’Ufficio II del Mibact, e dalla dottoressa Elena Sinibaldi, funzionaria che in questi anni ha supervisionato i vari processi necessari all’attuazione della candidatura. “Vedere cosi tante realtà diverse che però sono insieme per uno stesso scopo, che è quello di tenere insieme una eredità forte di un saper fare che ha una tradizione importantissima e lontanissima in mano a prevalentemente donne, fa onore a questo percorso” ha sottolineato la dottoressa Peci.
La candidatura, importantissima per il coinvolgimento di un numero elevato di comunità, intende focalizzare non solo il valore storico artistico e culturale di un’arte nata in Italia e diffusasi poi in tutto il mondo, ma soprattutto a mantenere in vita un “saper fare” di cui le comunità sono le uniche detentrici e che rappresentano una memoria storica imprescindibile per un futuro che tenga conto, nel rispetto e nella promozione, di un bene artistico unico al mondo.
L’iter di candidatura
Dopo una prima fase di pianificazione e coordinamento tra i vari comuni e le relative scuole di merletto, il 17 maggio 2019 nella Sala consiliare di Palazzo delle Laudi si è svolta la riunione che ha portato alla sottoscrizione dei protocolli d’intesa per la formalizzazione della candidatura del Merletto Italiano a patrimonio immateriale dell’Umanità UNESCO. In quella giornata storica, che vide la partecipazione di sindaci e associazioni di quasi 30 città dal Piemonte alla Sicilia, gli amministratori firmarono il documento con il quale si dava effettiva concretezza al cammino intrapreso verso l’importante riconoscimento. Con questo atto i sindaci si impegnavano a promuovere eventi, incontri, manifestazioni a supporto del Progetto, ai sensi della Convenzione UNESCO 2003 e delle sue direttive operative. Lo stesso giorno fu sottoscritto anche un analogo protocollo d’intesa, questa volta di natura tecnica, tra i gruppi e le associazioni dei vari territori che portò alla costituzione della “Rete per la Salvaguardia dei saper fare l’Arte del Merletto Italiano”.