Questo “terribile” 2020 è finalmente arrivato al termine e mai come quest’anno c’è voglia di voltare pagina e di guardare al futuro. Sono stati mesi difficili in cui tutti siamo stati costretti a fare i conti con l’emergenza Coronavirus e con restrizioni mai vissute prima. Un anno complicato e particolare anche per i Comuni della Valtiberina e per la classe politica locale che è stata impegnata tutti i giorni in questa “battaglia”. Il 2020 è stato anche l’ultimo “anno pieno” per alcune Amministrazioni, in vista di un 2021 che porterà a una nuova tornata elettorale. È il caso di Anghiari, che tra pochi mesi sarà chiamato alle urne. Abbiamo fatto il punto con il sindaco Alessandro Polcri sull’anno che sta per terminare e più in generale su quelli del suo mandato, ma anche provato ad anticipare ciò che potrebbe accadere nei prossimi mesi.
Nel 2020 tutto ha purtroppo girato attorno all’emergenza Coronavirus con varie difficoltà anche per i piccoli Comuni. Come ha agito l’Amministrazione in questo contesto, considerando i minimi margini di manovra?
L’emergenza Coronavirus ha toccato tutti da vicino, anche se per fortuna i casi registrati ad Anghiari sono stati limitati. Come Amministrazione Comunale abbiamo agito sempre con attenzione e senso di responsabilità, in linea con le decisioni prese dal Governo e dal Presidente del Consiglio tramite gli ormai famosi DPCM. Ci siamo attivati su tutti i fronti: sia con l’USL che con le persone che hanno contratto il virus dando un sostegno concreto assieme al volontariato ed ai servizi preposti per la consegna della spesa ed il ritiro dei rifiuti. Devo dire che ad Anghiari e più in generale in Valtiberina c’è stato grande senso di responsabilità da parte dei cittadini nel rispettare le regole, aspetto che ci ha permesso di contenere i casi. Mi fa piacere sottolineare anche quel sentimento di solidarietà che è emerso in una fase così difficile, a testimonianza di una comunità molto coesa.
Oltre alla salute, ci sono anche le difficoltà vissute dalle attività commerciali e dalle famiglie. Come si è intervenuti in questo senso?
Sul lato dei tributi, oltre alle indicazioni e alle agevolazioni giunte dal Governo, abbiamo tra le altre cose rinviato il pagamento della TARI dal 31 dicembre 2020 al 28 febbraio 2021 e lo abbiamo potuto fare perché abbiamo un bilancio di fine anno che ce lo permette. Una boccata di ossigeno che ha riguardato sia le attività commerciali che le famiglie. In più, in merito alle utenze non domestiche, abbiamo anche ridotto del 25% la TARI nella parte flessibile, per andare incontro a chi ha subito maggiormente i provvedimenti restrittivi. Nel periodo natalizio abbiamo riconosciuto inoltre un bonus alla genitorialità per i bambini fino ai 3 anni con degli appositi buoni da spendere in esercizi commerciali di Anghiari convenzionati. Un sostegno importante, una tantum, che potrebbe anche diventare una misura consolidata nel tempo.
Quali sono stati i principali obiettivi raggiunti durante il suo mandato?
Ce ne sono stati tanti. La nostra Amministrazione ha sempre mantenuto un atteggiamento di buon senso e di umiltà, senza alzare mai i toni ed evitando lo scontro, badando soltanto a lavorare per portare avanti progetti condivisi per lo più da tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di minoranza. Fra le tante ci siamo attivati per riprendere una programmazione della cosa pubblica, innanzitutto partendo dalle strade: penso ai numerosi interventi di bitumatura fatti e programmati. Non è un caso che proprio pochi giorni fa abbiamo approvato l’ultimo stralcio del piano asfalti dal valore complessivo di 130 mila euro messi sul piatto nel 2020 e la stessa cifra metteremo in cantiere anche per il prossimo anno. Tanta attenzione da parte nostra c’è stata anche verso l’ambiente con investimenti sul cambio dei corpi illuminanti, dal mercurio al led, per avere in futuro importanti risparmi in bolletta. Tanti gli investimenti fatti anche sugli immobili comunali, come quelli che hanno riguardato il Palazzetto dello Sport e Palazzo Corsi, con un nuovo accesso da Piazza IV Novembre. Oltre a questo gli interventi relativi alla sicurezza come il varco elettronico in zona Stazione, gli interventi sulla Residenza Martini con investimenti da circa 150 mila euro per riportarla a norma e per migliorare i servizi a disposizione degli anziani, gli investimenti destinati al sociale tenendo comunque invariate negli anni le tariffe, ad esempio di asilo nido e trasporti. Altro settore importante è quello relativo a turismo e cultura con il sostegno alle varie manifestazioni e diventando sede distaccata de Le Gallerie degli Uffizi, con importanti progetti che porteremo avanti insieme. Un fatto è anche che Anghiari si stia trasformando dal punto di vista urbanistico, della mobilità e ambientale, nel solco dei comuni considerati più virtuosi: ponendo attenzione ai singoli quartieri e frazioni, in particolari a quelli periferici, senza promesse mirabolanti, ma con un impegno al miglioramento che non è mai venuto a mancare. Come un fatto è che per la prima volta Anghiari è stata inserita tra le sei “Perle d’Italia” decretate da Tgcom 24 tra le città slow e che ha ricevuto il Premio del Paesaggio con l’inserimento tra le mete più belle a livello europeo, da un punto di vista architettonico, della qualità della vita e della sostenibilità in generale. Aggiungo poi con piacere anche l’introduzione del biglietto unico di ingresso a Museo della Battaglie e Museo Taglieschi. Questi sono solo alcuni tra i vari progetti portati avanti e riguardano fatti concreti, sotto gli occhi di tutti.
Quali i punti invece in programma per l’inizio del 2021?
I prossimi interventi riguarderanno i lavori alla Vecchia Stazione che diventerà un centro molto importante per i Cammini di Francesco e per l’infrastruttura della ciclo-via tra Anghiari, Sansepolcro e Monterchi. Altro cantiere per il 2021 sarà quello sotto le mura antiche che collegherà Via Generale Corsi e Porta Sant’Angelo, la Portaccia così come viene chiamata dagli anghiaresi. Un nuovo punto d’accesso che permetterà al nostro centro storico di essere ancora più bello. Attenzione alla programmazione e alle iniziative sul recupero delle vecchie strade vicinali e poi ovviamente il regolamento urbanistico portando ad approvazione e adozione il piano operativo entro il 2021.
Manifestazioni, cultura e turismo. Come ripartire secondo lei nei prossimi mesi?
In questo senso molto dipenderà ovviamente da come si evolverà lo stato di emergenza, con la speranza che il 2021 possa essere a tutti gli effetti anno di ripartenza anche per le importantissime manifestazioni di vario genere che fanno di Anghiari la “regina degli eventi”. Se tutto andrà per il verso giusto potremo riproporre un calendario pieno a partire da febbraio per arrivare alla Mostra Mercato dell’Artigianato in programma a fine aprile inizio maggio, proprio poco prima delle elezioni amministrative. Oltre a questo i progetti portati avanti con gli Uffizi, la sinergia tra i nostri musei con il biglietto unico e l’organizzazione di importanti mostre. Abbiamo recuperato tra l’altro anche la Sala del Conventone, quella a piano terra, che potrebbe essere luogo ideale per ospitare esposizioni di artisti di vario genere.
Come da lei anticipato, nel 2021 Anghiari sarà chiamata al voto per le elezioni Amministrative. Ha deciso se candidarsi per un secondo mandato o è ancora troppo presto?
È un discorso ancora prematuro, che affronteremo nei prossimi mesi. L’obiettivo è chiudere il mandato portando a compimento tutti gli obiettivi di medio termine prefissati e tenere alta la soglia di attenzione sull’emergenza. Non siamo infatti ancora usciti dalla pandemia e non ne usciremo probabilmente ancora per qualche mese, quindi ci aspetta ancora tanto lavoro. Non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia. Siamo concentrati sul presente per sostenere la comunità e riuscire tutti insieme a voltare pagina per una vera ed effettiva ripartenza. Questa Amministrazione ha mantenuto fede ai programmi e credo che la cittadinanza stia apprezzando ciò che stiamo facendo. Nei prossimi mesi tireremo comunque le somme e ragioneremo tutti insieme, da squadra, per studiare il da farsi e capire se insomma ci sono le condizioni per ripartire con un programma nuovo e condiviso oppure se limitarci a portare a termine la consiliatura.