Dopo il suggestivo scenario del giardino all’italiana della pinacoteca di Città di Castello, il progetto “Metabolismi” approda al museo del Duomo. Il movimento artistico-culturale, promosso dall’associazione tifernate Castello Danza, nasce come progetto di sintesi e sinergia di tutte le arti, dal teatro alla musica, dal canto all’architettura, con l’obiettivo di produrre energia positiva partendo da stimoli diversi. Attraverso brevi video clip o eventi in presenza, il progetto ha lo scopo di far conoscere al pubblico l’arte nella sua totalità, facendo vivere esperienze coinvolgenti e sensoriali grazie a performance di artisti che, interagendo fra di loro, danno vita a molteplici espressioni convogliate in un’unica esperienza.
Per due giorni, il museo del Duomo ha ospitato gli artisti tifernati protagonisti di un video clip che sarà diffuso nei vari canali social, pensato per promuovere un tipo di arte capace di fondere insieme sacro e profano. La direttrice del museo, Catia Cecchetti, ci dice che “abbiamo riaperto le sale espositive il 26 aprile, rispettando tutte le disposizioni di sicurezza. E’ partita anche la nostra attività di programmazione culturale, avendo a disposizione un bellissimo spazio all’aperto, il chiostro. Fra i primi appuntamenti in presenza, oltre alla discussione di una tesi di laurea nel bellissimo salone gotico del museo avvenuta qualche giorno fa, abbiamo accolto con piacere il progetto Metabolismi, pensato per fondere la danza e in generale l’arte alle tematiche del sacro”.
In merito alle finalità del progetto “Metabolismi”, la presidente di Castello Danza Maria Cristina Goracci ci spiega che “tutto è nato da un’idea dell’artista Giovanna Rossi: partendo da un video che abbiamo prodotto come associazione a Natale 2020, ha pensato bene di allargare il discorso dell’arte alla molteplicità delle espressioni. Metabolismi è un incontro sinergico tra artisti diversi che, nel momento della sperimentazione, dimenticano l’identità di origine, creando nuovi prodotti nati dall’incontro fra anime, menti e pensieri. Siamo partiti dalla pinacoteca comunale e cerchiamo di toccare con le nostre performance i luoghi più importanti della città, ma anche quelli meno conosciuti. Siamo entrati nel vivo del progetto e ora stiamo vedendo come le diverse arti possono produrre qualcosa di nuovo intersecandosi e interagendo”.
L’associazione Castello Danza si è fatta promotore di questa nuova esperienza artistica, forte della presenza al suo interno di 6 scuole di danza del territorio, unite sotto il segno della passione e l’amore per l’arte, la bellezza e la cultura. “Castello Danza nasce a settembre 2020” dichiara la presidente Goracci “e tutto è partito dalla volontà di riunire in un’unica realtà le scuole di danza del territorio, arrivando a produrre qualcosa di unico nel suo genere. Abbiamo iniziato la nostra attività il 16 ottobre con Insieme, uno spettacolo a prova di Covid presentato al teatro degli Illuminati. Per la prima volta, il palco ci ha visto protagonisti insieme, con sei coreografie inedite e una madrina d’eccezione, Anbeta Toromani. Durante il periodo di chiusure non ci siamo fermati, ma abbiamo portato avanti iniziative in ogni momento utile e pensato ai progetti futuri.
Lo scorso 29 aprile, in occasione della giornata internazionale della danza, siamo stati protagonisti di un evento unico: abbiamo mandato in onda sui vari canali social un video con le performance di 5 nostri allievi che si sono esibiti in una location veramente suggestiva, il campanile cilindrico di Città di Castello, a quasi 50 metri di altezza. L’impresa ha avuto una risonanza extra territoriale, tanto che ne hanno parlato anche le reti nazionali e di questo siamo veramente orgogliosi. In ogni luogo che ci ha accolto abbiamo sempre rispettato al massimo le misure di sicurezza, riuscendo a lavorare bene e con tranquillità. Abbiamo tanti progetti e collaborazioni per il futuro: fra i più importanti, ci tengo a dire che dal 4 all’11 luglio ospiteremo Castello Dance Camp, un campus di formazione per allievi dagli 8 anni di età con nomi importantissimi della danza”.