Il messaggio pasquale di don Giancarlo Rapaccini

Il parroco del Duomo di Sansepolcro: “Siamo di fronte a tanti enigmi di difficile interpretazione. Chi ci salverà? Sarà il Signore a farci questa sorpresa, ne sono certo”

Don Giancarlo Rapaccini (al centro) durante la processione del Venerdì Santo a Sansepolcro

Le feste pasquali rappresentano un momento durante il quale fermarsi a ragionare sul complesso scenario politico, sociale ed economico che stiamo attraversando, senza però dimenticarsi di apprezzare ciò che di positivo ci circonda.

Per l’occasione, il parroco della Concattedrale di Sansepolcro, don Giancarlo Rapaccini, ha quindi tenuto a lasciare un messaggio e un augurio di speranza ai fedeli:

“Carissimi, questa Pasqua ha un sapore strano. Sia per la pandemia che ancora ci aggredisce silenziosamente, sia per questa assurda guerra tra la Russia e l’Ucraina, chi non si sente chiuso come dentro un sepolcro di morte, come quello descritto dal Vangelo?

Le donne che vi si recano, terribilmente preoccupate, si domandano lungo la strada: ‘Chi ci rotolerà la pietra?’ Arrivate al sepolcro invece lo trovarono aperto. Chi aveva fatto questo? Il Signore stesso che era Risorto!

Siamo di fronte a tanti enigmi di difficile interpretazione. Chi ci salverà? Sarà il Signore a farci questa sorpresa, ne sono certo.

Non disperiamoci pertanto, ma affidiamoci a Lui e tante cose miglioreranno. Buona Pasqua a tutti!”

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