Il Festival dei Cammini di Francesco si svolge in questo che è il suo quarto anno secondo nuove modalità, sviluppate alla luce del condizionamento causato dall’emergenza coronavirus. Dopo la prima fase, con tre convegni svolti online a inizio giugno, e la collaborazione con Kilowatt Festival a luglio, il mese di agosto vede la manifestazione strutturarsi in un percorso di dieci giorni, durante il quali ci saranno tappe di sosta con spettacoli ed incontri. Al centro, come di consueto, la valorizzazione del territorio e il confronto sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
La prossima iniziativa, chiamata Cammin facendo, prenderà il via il 21 agosto dal santuario della Verna e si concluderà il 30 agosto ad Assisi, per dieci giorni di trekking lungo le tappe del cammino francescano. “Sarà l’occasione”, spiegano gli organizzatori dell’associazione Progetto Valtiberina, “per scoprire il tracciato, i borghi, gli eremi e i paesi che ne segnano il percorso e per conoscere chi, lungo il cammino, ha fatto dell’accoglienza una missione, diventando figura di riferimento per pellegrini e turisti”.
In programma durante il cammino incontri, letture e spettacoli dal vivo finalizzati a “attivare dinamiche sistemiche di rete a livello territoriale che possano generare e moltiplicare impatti positivi per le comunità”. Si tratta di appuntamenti ideati e realizzati in collaborazione con associazioni, pro loco, amministrazioni comunali, aziende, singoli cittadini e operatori turistici. Il primo di questi si svolgerà all’eremo di Cerbaiolo il 22 agosto alle ore 11, e sarà una tavola rotonda sul tema “Sentieri che uniscono, borghi che accolgono”. Il giorno dopo alle ore 17.30 sarà la volta delle letture in musica Canto degli alberi, di e con Antonio Moresco, presso la fonte Groppa dell’Orso all’eremo di Montecasale. Gli appuntamenti successivi si svolgeranno a Citerna (il 24 agosto alle 21.30), Città di Castello (il 25 alle 21.30), Gubbio (il 27 alle 18.30) e infine Assisi (il 30 alle 18).
Sia gli eventi che il trekking sono aperti al pubblico secondo differenti modalità di fruizione. Maggiori informazioni sono reperibili contattando Progetto Valtiberina o il Circolo degli Esploratori, che cura gli aspetti logistici.