Il consiglio comunale di Sansepolcro approva il progetto ex Boninsegni

Fumata bianca dopo una lunga riunione dei capigruppo. Cultura: cittadinanza onoraria al regista D'Alatri e passo avanti per il Grande Museo

Il consiglio comunale durante il dibattito sull'area ex Boninsegni

Il consiglio comunale di Sansepolcro, riunitosi nel tardo pomeriggio di ieri, ha approvato a voti unanimi il Progetto unitario convenzionato relativo alla riqualificazione dell’area ex Boninsegni ed ex Cose di Lana di via Senese Aretina (sintetizzato in questo articolo su una recente commissione urbanistica). La seduta, a cui hanno assistito tra il pubblico anche rappresentanti della proprietà e delle associazioni di categoria del commercio, è iniziata con un certo ritardo: prima del consiglio si è infatti protratta a lungo una conferenza dei capigruppo sulla destinazione al centro storico delle risorse derivanti dall’operazione. L’impegno in questa direzione era stato concordato tra i gruppi e annunciato dallo stesso sindaco in commissione urbanistica, ma non era stato concretizzato in delibera. Su questo ha insistito in maniera particolare Andrea Laurenzi, capogruppo di PD-InComune, e trovare la quadra non è stato semplice: “Siamo dentro un regime burocratico e non siamo liberi di fare quello che un consiglio comunale ritiene giusto fare – ha commentato più tardi il sindaco Cornioli – ma con grande soddisfazione abbiamo trovato un punto di incontro che tutti volevamo”. Sono stati pertanto prodotti due emendamenti che vincolano ad investimenti ed opere per la valorizzazione del centro storico e delle zone limitrofe sia gli oneri di urbanizzazione legati al progetto, sia gli introiti (140.000 euro) della vendita di una porzione di terreno comunale alla proprietà dell’area. “Sappiamo che è un impegno che fra tre mesi può essere cambiato – ha detto Cornioli in merito agli emendamenti – però un voto all’unanimità è fondamentale per questo percorso”.

Del Siena: “Futuro del commercio sfida per tutti”

La discussione sul tema ex Boninsegni era stata aperta dall’assessore all’urbanistica Francesco Del Siena, che aveva parlato di “conclusione di un bel percorso condiviso” e aveva sottolineato che “il futuro del commercio nella nostra città è una sfida per l’amministrazione, per i proponenti e per tutte le categorie economiche che in questi momenti difficili andranno a riorganizzarsi e a ripensare come sviluppare la nostra economia”.

Cornioli: “Quanto prima faremo festa tutti assieme”

A seguire ha preso la parola il sindaco, che ha tra l’altro sintetizzato i passaggi della vicenda, evidenziando che “inizialmente parlavamo di oltre 10.000 metri quadrati di superficie a servizi e commercio e oggi parliamo di 4.000 metri quadrati”. Cornioli ha anche ricordato la volontà espressa dai proponenti in commissione di puntare su categorie merceologiche non in diretta concorrenza con le attività del centro storico: “Questo va a onore della proprietà perché non era dovuto”, ha detto, prima di concludere con un augurio: “Quanto prima ci ritroveremo presso il nuovo parco commerciale per far festa tutti assieme”.

Laurenzi: “Bene gli emendamenti, impegno per il centro storico deve essere scritto negli atti”

Il primo intervento da parte dei gruppi consiliari è stato quello di Andrea Laurenzi di PD-InComune: “Aleggiava la paura che la parte produttiva fosse un pretesto narrativo per fare la zona commerciale – ha ricordato – Credo che questo problema sia superato, nell’ultimo incontro con la proprietà abbiamo avuto quelle spiegazioni che prima non c’erano state, e anche se non ci sono piani industriali c’è la parola di persone del posto e credibili che dicono che in quella zona verrà un’opportunità nuova per la città”. Laurenzi è poi tornato sul tema al centro della conferenza dei capigruppo: “Sono molto soddisfatto che alla fine la mia proposta di mettere l’impegno per il centro storico dentro la delibera sia stata accolta, perché le cose che ci eravamo detti in commissione urbanistica dovevano diventare concretezza e dovevano essere scritte negli atti”, ha detto. “Restano dei dubbi e delle perplessità, per esempio sulla viabilità – ha aggiunto Laurenzi – però c’è la volontà di arrivare alla conclusione di un percorso in cui si legge un intento comune di tutti”.

Giorni: “La contrapposizione con il centro storico non c’è mai stata”

La consigliera Catia Giorni ha evidenziato che “all’inizio abbiamo lamentato scarsa condivisione ma poi le cose sono cambiate e mi sono sentita inserita in tutti i passaggi”. L’esponente del Movimento 5 Stelle ha manifestato “grande soddisfazione per la conclusione del percorso” e ha sottolineato che “quella zona all’ingresso della città trasmette degrado e trascuratezza e va assolutamente riqualificata”. La consigliera ha detto ancora che “non ci è piaciuta la contrapposizione tra questo nuovo fantasmagorico centro commerciale e il centro storico, una contrapposizione che non c’è mai stata e mai ci sarà, perché sono due cose completamente diverse e slegate. Chi fomenta questa contrapposizione – ha aggiunto – non fa un bel servizio alla città, perché fa una falsificazione”. La consigliera del M5S ha spiegato che “un centro commerciale non blocca il commercio nel centro storico, la cui rivitalizzazione è un percorso lunghissimo: questa amministrazione – ha detto – alcune cose positive le ha già fatte, bisogna assolutamente continuare ad agire in questa direzione valorizzando eventi, artigianato, enogastronomia”.

Giunti: “Questo progetto è una benedizione, peccato che non sia collegato al nuovo ponte”

Tonino Giunti di Forza Italia ha sostenuto che mentre in passato “Sansepolcro ha fatto l’errore madornale” di realizzare “un centro commerciale doppione del centro storico”, stavolta “l’indirizzo è verso il grosso commercio che non intacca il dettaglio” e il progetto “può essere un volano e portare posti di lavoro e sviluppo industriale. Una benedizione sotto gli effetti”, ha sintetizzato Giunti, che però ha anche manifestato “rammarico per il fatto che questo intervento e il nuovo ponte sul Tevere non sono insieme, perché la Regione si è messa di traverso”. Il riferimento è all’ipotesi, non concretizzata, di realizzare il ponte sul Tevere in corrispondenza del vecchio tracciato ferroviario. Su questo ha replicato il sindaco Cornioli: “Meno male che il ponte non è lì – ha detto – perché comunque tutto il traffico sarebbe dovuto passare per la strozzatura dei Calabresi”.

Bartolo: “Svolta positiva, grande soddisfazione dopo tanta fatica”

Simona Bartolo di Insieme Possiamo ha parlato di “svolta positiva” perché siamo di fronte a “un intervento su una situazione di degrado all’ingresso della città da parte di imprenditori che hanno coraggio di investire, è stato garantito che le attività non intaccheranno quelle del centro storico e gli introiti saranno destinati al rilancio della città. Aver detto di no fino ad oggi – ha puntualizzato – è stata un’opportunità persa per gli imprenditori e per la città. L’epilogo è stato comunque positivo e chi verrà dopo di noi avrà il compito di vigilare su quello che abbiamo stabilito con tanta fatica ma anche con grande soddisfazione”.

Mercati: “Dai membri del nostro gruppo visione chiara dall’inizio a costo di illazioni”

Francesca Mercati, del Nostro Borgo, ha descritto il progetto come un’occasione di “riqualificazione, disinnesco di un potenziale pericolo ambientale, messa in sicurezza dell’area dal punto di vista della viabilità, ricaduta economica in termini occupazionali e di indotto”. La consigliera ha anche rivendicato “il merito di ogni singolo membro del gruppo che rappresento, perché ciascuno ha avuto fin da subito la chiara visione dell’importanza del progetto, anche a costo di sentire sul proprio conto qualche illazione, per quanto infondata”. Nel corso del proprio intervento Mercati ha anche accennato a “una fantomatica interpretazione autentica del regolamento urbanistico, fortunatamente rimasta alla mera ideazione”. Il riferimento è a un passaggio che era stato ipotizzato in una certa fase dell’iter (se ne parla per esempio in questo articolo dello scorso novembre). Sul punto c’è stata una replica di Laurenzi, che ha ricordato i “coltelli che probabilmente volavano dentro le stanze della maggioranza”.

Moretti: “Interessi privati si legano a interessi pubblici. Primi mesi difficili per uscite sulla stampa”

L’ultimo intervento dei gruppi consiliari è stato quello del presidente del consiglio comunale Lorenzo Moretti che, in assenza del capogruppo Del Bolgia, ha parlato a nome dei Democratici per Cambiare: “Ringrazio in primis i nostri due assessori all’urbanistica, prima Galli e poi Del Siena, che insieme al sindaco Cornioli e all’assessore Marzi sono stati gli attori che hanno portato avanti l’idea finale secondo cui un legittimo interesse privato potesse andare a legarsi con un doveroso interesse pubblico. I primi mesi non sono stati facili – ha ricordato – perché mentre si portava avanti la trattativa politica c’erano uscite sulla stampa che mettevano in contrapposizione quello che non lo era mai stato, cioè centro storico e parco commerciale”.

Al termine del dibattito sono stati votati all’unanimità dei presenti (tutti i gruppi tranne la Lega per l’assenza del consigliere Rivi) il Progetto unitario convenzionato, la vendita della porzione di terreno limitrofa all’area in questione e i relativi emendamenti.

Grande Museo, arrivano i finanziamenti: “Potremo realizzare un primo importantissimo stralcio”

Nella fase iniziale del consiglio comunale erano stati affrontati due temi di carattere culturale. In primo luogo, l’assessore al ramo Gabriele Marconcini aveva annunciato che “siamo riusciti a dare concretezza al progetto del Grande Museo che prevede l’estensione del museo dal Palazzo dei Conservatori al piano nobile di Palazzo Pretorio. Sono molto entusiasta – ha commentato – e spero che quando questo mandato sarà concluso ci possa essere qualcuno che prosegua in quella direzione”. La soddisfazione dell’assessore è frutto della risposta positiva della Cassa di Risparmio di Firenze a una richiesta di finanziamento di 50.000 euro: “Questa somma prevede un’altra parte di cofinanziamento e stiamo valutando quanto possiamo investire come comune – ha detto Marconcini – comunque arriviamo a una cifra che ci potrà permettere di realizzare un primo importantissimo stralcio. Il prossimo anno potrà esserci un altro bando – ha spiegato ancora l’assessore – e di solito l’attenzione della banca è a trovare una collaborazione duratura, quindi presumiamo che questo possa essere soltanto il primo passo”.

Cittadinanza onoraria ad Alessandro D’Alatri, a fine mese la cerimonia di conferimento

L’altro argomento trattato in apertura di consiglio è stata la proposta di conferimento ad Alessandro D’Alatri della cittadinanza onoraria di Sansepolcro, dove è nata la madre e a cui lo stesso regista è rimasto legato. La delibera, votata all’unanimità, ne riconosce “l’elevato valore di persona e di produttore di cultura distintosi in particolare nelle arti della regia e della sceneggiatura” e ricorda che D’Alatri “ha offerto uno speciale apporto a sostegno della promozione dell’immagine della città di Piero della Francesca e della sua comunità, a cui è esemplarmente attaccato, come dimostrano le innumerevoli occasioni pubbliche in cui generosamente evoca e contribuisce a far risuonare a livello nazionale ed internazionale il nome di Sansepolcro, del cui tessuto sociale è divenuto parte integrante”. Il conferimento della cittadinanza a D’Alatri avverrà nel corso di una cerimonia che, come ha spiegato Marconcini, potrebbe svolgersi a fine mese in occasione del “Concerto della Rinascita” che si terrà sulla scalinata della Resurrezione.

Quello di ieri è stato uno degli ultimi consigli comunali di questa legislatura, dato che, salvo grossi imprevisti, ad inizio ottobre si terranno le nuove elezioni. Secondo quanto riferito dal sindaco Cornioli nel corso della seduta, “il prossimo consiglio sarà online, per le ultime pratiche, e poi a settembre si svolgerà un consiglio in presenza per i saluti”.

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