Si intitola “Il Compromesso” il nuovo EP pubblicato nelle scorse settimane dagli eSpit, band storica dell’alta valle del Tevere molto apprezzata soprattutto tra gli appassionati dei generi crossover e hardcore. Un’uscita decisamente inaspettata se si pensa che il gruppo non è più attivo da quasi un lustro a causa di una serie di dinamiche private che hanno portato alcuni componenti a prendersi una pausa dall’attività musicale.
Nonostante questa situazione di stasi, il frontman e membro fondatore Marco Buzzini ha comunque scelto di diffondere gratuitamente in rete una parte dell’ampio materiale realizzato dagli eSpit negli ultimi anni. Il curioso ‘ritorno’ della band non è passato inosservato tra i tanti valtiberini che a cavallo tra gli anni 2000 e 2010 hanno avuto modo di godersi quello che a tutti gli effetti è stato un periodo d’oro per la musica dal vivo in vallata.
Chi sono gli eSpit
Gli eSpit nascono tra il 2000 e 2001 in un contesto musicale valtiberino che includeva gruppi come P.O.U.M. e Discordia, nomi che influenzeranno enormemente la band. Negli anni, suonando principalmente nel centro Italia (e in particolar modo tra Arezzo e Perugia), il gruppo ha avuto modo di collaborare con varie altre realtà, aprendo a Marta Sui Tubi, Novembre, Vanden Plas, Lombroso e incontrandosi con Desecrhate, Dying Breath, Nion, Dugentodumila, Voldo, Manovalanza, Bestianera, Golosi Farfalloni e altre realtà valtiberine e non.
Il progetto eSpit ha da sempre il presupposto di mantenere ampia libertà creativa: non si è mai dato un genere preciso, descrivendosi di volta in volta come soul metal, crossover, crosscore; i testi sono scritti da sempre in italiano e inglese; la musica passa da monocromie cupe e aggressive a momenti più solari con tempi spezzati fino agli ultimi pezzi acustici. Forte è anche l’interesse per il lato visivo, ponendo particolare attenzione alla realizzazione di volantini, flyer e grafiche.
Tra case discografiche e cambi di line-up
La prima formazione degli eSpit conta Laura Senesi (voce), Luigi Santioni (Voce e chitarra), Marco Buzzini (basso) e Giacomo Meozzi (batteria). È con l’aggiunta di Gabriele Mutti (poi Desecrhate e Nion) alla chitarra che registrano nel 2002 il primo demo omonimo.
Poco dopo arriva il primo cambio di line-up: Luigi Santioni (chitarra e voce), Giacomo Meozzi (batteria e voce) e Marco Buzzini registrano la seconda demo, anche questa omonima, nel 2002.
Questa viene notata da Rudi Medea (ex Indigesti) che nel 2006 pubblica per la sua Vacation House Records il primo LP degli eSpit: “Sotto le Ceneri di Una Stanza Rossa”, che raccoglie la produzione del periodo più prolifico della band, durante la permanenza di due anni nella sala prove denominata Red Room, a cui il booklet del disco (ad opera di Luciana Aru e Andrea Floris) e parte dell’iconografia della band fa riferimento.
“Sotto le Ceneri…” sarà però suonato live per lo più con una formazione diversa: Giacomo Meozzi passa alla voce lasciando la batteria a Jonathan Camerelli, mentre alla chitarra Alessandro Stasi sostituisce Luigi Santioni, uscito dal gruppo. Marco Buzzini resta stabile al basso aggiungendo back vocals.
Purtroppo nemmeno questa formazione resterà stabile. Infatti da li a poco l’unico membro originale degli eSpit resta Marco Buzzini che oltre al basso si accolla l’incombenza della voce, mentre Sandro Castellani si prende cura delle chitarre e Jonathan Camerelli resta alla batteria.
La lunga strada verso “Il Compromesso”
Con quest’ultima formazione iniziano a lavorare sull’EP “Il Procedimento” che, data la travagliata vicenda, si trasformerà nell’arco di ben otto anni in “Il Compromesso”. Il nuovo materiale è disponibile in free download nella loro pagina Jimdo. Assieme agli amici della Low Party Production sono stati realizzati anche tre videoclip oggi presenti sul canale YouTube del gruppo.
Come detto, ad oggi gli eSpit si trovano in pausa forzata, anche a causa delle difficoltà a reperire nuove leve dopo l’uscita dell’ultimo batterista. Ciononostante, il lavoro svolto dall’ultima formazione ha generato musica che la band ha voluto iniziare a diffondere partendo proprio da questi cinque brani.