L’associazione tifernate Club 8.3 come ogni anno si prepara al Natale con i tradizionali eventi benefici e solidali. Da ormai undici anni le signore del club, guidato dalla presidente Giuliana Veschi Cesarotti, organizzano periodicamente incontri, sfilate di moda e appuntamenti con scopi puramente benefici, al fine di garantire aiuti concreti alle persone bisognose e alle associazioni del territorio che operano in diversi settori. Lo scorso anno l’incertezza causata dalla pandemia ha costretto a ripensare in ottica diversa tutti gli eventi in programma, dalle storiche “Tavole natalizie e pasquali” alle cene sociali, ma quest’anno tutto riparte con grande energia, sempre all’insegna della sicurezza e nel rispetto delle norme anti Covid.
Si parte venerdì 19 novembre con il “Convivio d’autunno”: la tradizionale cena fra socie avrà luogo presso la Sala del Gusto della scuola “Bufalini” di Città di Castello e sarà dedicata come ogni anno alla degustazione di menù e prodotti tipicamente autunnali pensati dalle stesse signore del club. Sabato 27 novembre presso il Duomo l’associazione celebrerà la giornata contro la violenza sulle donne con una messa che si terrà alle ore 18:30. Dal 1 al 19 dicembre, infine, torna il tradizionale appuntamento benefico: le “Tavole Natalizie” torneranno ad essere esposte in presenza, quest’anno in una nuova location, gli spazi in via Mario Angeloni. In occasione della visita alle tavole imbandite a festa sarà possibile, come sempre, acquistare gadget ideati dalle signore del club; il ricavato sarà totalmente devoluto in beneficenza.
C’è grande voglia di ricominciare a stare insieme da parte di tutta l’associazione, pronta per ripartire in sicurezza con gli eventi in presenza dopo il periodo di chiusure forzate. “Nonostante il periodo che ci ha costretti alla lontananza fisica il Club 8.3 ha sempre cercato di essere presente, per quanto possibile, attraverso le tradizionali manifestazioni a scopo benefico”, dichiara la presidente Veschi Cesarotti. “Ora, dal momento che l’andamento della pandemia lo permette, proviamo a ritrovarci nuovamente in presenza, faccia a faccia, per riuscire finalmente a colmare le perdite che ci hanno colpito e la solitudine che ci ha afflitto attraverso un sorriso”.