Il nuovo DPCM del 18 ottobre ha cambiato la situazione relativa al calcio amatoriale e la UISP Arezzo ha già comunicato, attraverso i propri canali, il rinvio della stagione sportiva. La settimana scorsa, il 13 ottobre per la precisione, era stata ipotizzata la ripartenza dei campionati di calcio a 11, a 7 e a 5 (maschili e femminili), con tutte le limitazioni e le specifiche del caso, ma la situazione in questi giorni è radicalmente cambiata a causa dell’aumento dei contagi e della nuova “stretta” con cui deve per forza di cose fare i conti il mondo dello sport.
La decisione attuale ferma di fatto tutta l’attività fino al 2021. Questo si legge infatti nella nota ufficiale della UISP di Arezzo. “Fermarsi adesso per ripartire più forti e in sicurezza in futuro! La Struttura Calcio Uisp di Arezzo, alla luce degli eventi legati all’emergenza Covid-19, ha deciso che le proprie attività di calcio a 11, calcio a 5 e calcio a 7 riprenderanno nel mese di gennaio 2021 dove saranno riaperte le iscrizioni”. I campionati adeguati nella tempistica e nel loro sviluppo, prosegue la nota, “avranno inizio nei mesi di febbraio/marzo 2021 con la speranza che la situazione epidemiologica ce lo consenta. Il termine dei campionati è previsto entro il mese di giugno 2021. Nel mese di gennaio 2021, sempre tenendo conto della situazione generale, sarà premura dell’Ufficio Uisp di Arezzo contattare ogni singola società per illustrare i programmi e chiedere disponibilità. Viene dunque annullato il Campionato delle Vallate”.
Nel comunicato una parte specifica è riservata anche alle sedute di allenamento delle varie compagini. “Si invitano tutte le Associazioni, che fanno comunque attività di allenamento – è specificato – a formalizzare l’Affiliazione e il Tesseramento per essere in regola sotto l’aspetto legislativo legato all’ultimo DPCM e a quello assicurativo, verso il quale occorre affiancare sempre la certificazione medica. Si ricorda che chiunque accede all’interno del recinto di gioco, anche solo per allenamento, deve essere in possesso della documentazione sopra descritta. L’allenamento deve essere svolto secondo le norme previste per il singolo atleta, ci si può allenare solo in forma individuale avendo cura di rispettare il distanziamento prescritto. Sono dunque assolutamente vietate le partitelle e gli assembramenti nel campo. Rimane logicamente valido per le società che vorranno fare attività di allenamento individuale l’obbligo assoluto di corrispondere al protocollo ad oggi in essere con tutte le regole precedentemente descritte”. Il Comitato, come specificato nella nota “ha provato con impegno a proporre attività ma la situazione dei contagi e l’aspetto prevalente della salute dei nostri associati ci ha fatto decidere la sospensione temporanea del calcio e degli sport di contatto in coerenza con il nostro principio irrinunciabile di praticare sport in sicurezza”.
Il provvedimento è stato così commentato da Giorgio Fucini, responsabile della Struttura Calcio della Uisp Arezzo:
“La settimana scorsa avevamo dato un segnale per provare a ripartire, ma la situazione relativa ai contagi è peggiorata e dopo il nuovo DPCM abbiamo preso la decisione definitiva. La nostra associazione ha come obiettivo quello di praticare lo sport in sicurezza mettendo in primo piano la tutela della salute di tutti gli iscritti. Questo oggi non è possibile. Siamo sicuramente dispiaciuti, ma allo stesso tempo convinti di aver agito con senso di responsabilità per evitare rischi ulteriori in un momento così complicato per tutti, con un virus che sta mettendo in ginocchio il mondo. Qualcosa potevamo fare come attività, ma abbiamo deciso di fermare tutto fino all’inizio del 2021, con la speranza che la situazione sia migliore rispetto a quella attuale. Le società e i giocatori hanno capito dimostrando a loro volta grande senso di responsabilità. Loro come noi hanno preso atto della situazione e questo è importante. Le società che vorranno allenarsi dovranno farlo solamente in forma individuale seguendo con attenzione il protocollo e dovranno procedere ad affiliazione e tesseramento, per essere in regola con ciò che prevede il DPCM”.