• Chi siamo
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy
redazione@teverepost.it
Nessun risultato
Tutti i risultati
martedì 13/05/2025
TeverePost
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Cronaca
  • Sport
  • Cultura
  • Eventi
  • Rubriche
    • Profili d’Autore
    • Valtiberini nel mondo
    • Gastronomia consapevole
    • Oltre il Tevere
    • Visioni in sala e salotto
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Cronaca
  • Sport
  • Cultura
  • Eventi
  • Rubriche
    • Profili d’Autore
    • Valtiberini nel mondo
    • Gastronomia consapevole
    • Oltre il Tevere
    • Visioni in sala e salotto
Nessun risultato
Tutti i risultati
TeverePost
Nessun risultato
Tutti i risultati

Il baccalà con le cipolle alla borghese

Questa settimana l’associazione Le Centopelli propone una ricetta ideale per il periodo di Quaresima e vigilie

di Le Centopelli
05/03/2022
in Gastronomia consapevole
Lettura: 5 min.
Il baccalà con le cipolle alla borghese

a cura di Meri Torelli

Periodo di Quaresima, periodo di vigilie. Fra i piatti più classici in queste giornate c’è il Baccalà. Viene cucinato in varie versioni ma uno dei più amati nella nostra zona è sicuramente il baccalà con le cipolle, qualcuno lo chiama anche baccalà alla Borghese. Un piatto gustoso che ci presenta il nostro amico Roberto Quarti, che ringraziamo per la collaborazione.

Ingredienti

Ricetta per 4 persone

  • 800 grammi di baccalà dissalato
  • Cipolle bianche o cipolle di Tropea
  • 500 grammi di pomodorini ciliegino 
  • Peperoncino piccante
  • Farina q.b.
  • Sale q.b.
  • Olio extravergine d’oliva
  • ½  bicchiere di vino bianco
  • ½ bicchiere di latte
  • 1 barattolo di olive nere senza nocciolo

Preparazione

Prendere il baccalà precedentemente bagnato e tagliatelo a tranci. Se lo comprate salato parecchio, tenetelo una giornata in acqua avendo cura di cambiarla ogni due o tre ore.

Lo passate nella farina e lo mettete a rosolare in una casseruola con un cucchiaio di olio d’oliva dalla parte della polpa così da renderlo croccantino.

Nel frattempo tagliate le cipolle a fettine fini. La quantità dipende da quanto vi piacciono, ce ne vogliono almeno quattro grossette.

Prendete un’altra casseruola e mettete a scaldare due o tre giri di olio d’oliva.

Mettete dentro le cipolle a fate rosolare finché  non fanno un po’ di crosticina aggiungendo una spolveratina di sale. Attenti a non bruciarle perché altrimenti prendono l’amaro. Quindi aggiungete mezzo bicchiere di vino bianco.

Tappate 5 minuti e poi alzate il gas e senza coperchio per altri 3 o 4 minuti fate evaporare un po’ di vino. Poi aggiungete un filo di latte e i ciliegini tagliati a metà.

Fate cuocere un quarto d’ora con il coperchio. A questo punto si possono aggiungere i tranci di baccalà e le olive. A chi piace, può aggiungere anche un filo di peperoncino.

Tenete sul fornello finché il sughetto non diventa cremoso. Lasciate riposare almeno 10 minuti prima di servirlo.

AIS Delegazione di Arezzo – Gruppo operativo Valtiberina Toscana consigliano:

a cura di Antonella Greco

Il bottegaio con il suo camice bianco che sembrava un medico, lo teneva nel bancone con le luci a neon, oppure nelle casse di legno, con le mosche che ci giravano intorno ma che non avevano il coraggio di appoggiarsi. L’odore era forte, attaccava il naso, ma nello stesso tempo faceva venire l’acquolina in bocca. Era proprio lui, il merluzzo che sotto sale si chiama baccalà, se essiccato è stoccafisso. Spesso lo stoccafisso era attaccato per la coda al soffitto dell’alimentari come un salame o un prosciutto. 

Sia che fosse baccalà o che fosse stoccafisso, occorreva metterlo a mollo per farlo “rinvenire”. E se con il baccalà facciamo un tuffo nelle fredde acque del mare del nord, con il vino occorre mettere gli scarponi e prendere la piccozza perché faremo un bel giro in montagna. Questa settimana in abbinamento a questa ricetta proponiamo un vino che nasce in Val d’Aosta, nell’Arvier, a Mombet, Bouse e a sinistra della Dora Baltea. Si tratta del Gamay, un vitigno autoctono in val d’Aosta che trova terreno accogliente anche in bassa Borgogna. Per esprimere al meglio le proprie caratteristiche gusto-olfattive, ha bisogno di almeno 6 mesi di affinamento. Ha un colore rosso rubino quasi violaceo, che può assumere anche tonalità porpora. Ha un profumo vinoso (quello che hanno le cantine con i tini, per capirci), è secco, morbido, fresco e poco tannico. Ha un finale leggermente amarognolo che risulta gradevole con la tendenza dolce sia del pesce che delle cipolle. Ha una buona persistenza per ripulire la bocca dal sapore lungo delle cipolle e l’acidità giusta per giocarsela con la grassezza del baccalà. Va servito a 20° circa.

“Nunc est bibendum!”

I consigli di Augusto Tocci

Baccalà – È il risultato di un antichissimo processo di trasformazione del merluzzo che lo rende conservabile per un lungo periodo. In particolare, si ottiene eseguendo l’essiccamento dei filetti attraverso un’accurata salagione. I pescatori Baschi studiarono questo metodo già nel 1400, in modo da riuscire a portare a casa notevoli quantità di pesce reperito lontano dai loro mari. Essendo di facile trasporto e di largo consumo, non è troppo costoso.

Scegliamo bene – Un buon baccalà deve essere lungo oltre 40 centimetri e risultare carnoso al centro, almeno 3 centimetri. Deve avere la polpa d’un bianco naturale, non giallastra né bianchissima. In quest’ultimo caso, potrebbe essere stato sbiancato con la calce. Attenzione ai quei filetti sotto sale parzialmente bagnati e spacciati per baccalà. Si tratta di altri tipi di pesce.

Pulizia e conservazione – È bene eliminare accuratamente il sale di conservazione: per farlo, basta lasciarlo in ammollo 24 ore, cambiando almeno tre volte l’acqua. Trascorso questo tempo, sarà facile anche togliere la pelle.

Le proprietà – Il baccalà viene spesso consigliato nelle diete, poiché è un alimento magro e si presta a essere cucinato in tantissimi modi. Tuttavia, per l’ingente contenuto di sodio, va consumato con moderazione in caso di problemi ipertensivi. Il merluzzo ha un ottimo contenuto proteico ed è ricco di minerali (fosforo, iodio,ferro e calcio).

Tags: Augusto Toccigastronomia consapevoleLe Centopelli
CondividiTweetInviaCondividiInvia

Altri articoli

Pasta con le melanzane: aspettando la bella stagione

Pasta con le melanzane: aspettando la bella stagione

di Le Centopelli
02/04/2022
0

Come ogni fine settimana, ecco un nuovo approfondimento enogastronomico a cura dell'associazione Le Centopelli.

La scarola ‘mbuttunata

La scarola ‘mbuttunata

di Le Centopelli
26/03/2022
0

Il nuovo appuntamento con la rubrica de Le Centopelli è dedicato ad un piatto di origine cilentana.

Il rotolo di patate farcito

Il rotolo di patate farcito

di Le Centopelli
19/03/2022
0

Una preparazione dedicata al tubero più famoso al mondo nel nuovo appuntamento con la rubrica dell’associazione Le Centopelli.

Polpo con le patate, un piatto tipico della cucina italiana

di Le Centopelli
12/03/2022
0

Protagonista dell'appuntamento di questa settimana con la rubrica “Gastronomia Consapevole” è una specialità delle zone costiere della Penisola.

Mix di verdure saporite per crostini: la ricetta di Anna Maria

Mix di verdure saporite per crostini: la ricetta di Anna Maria

di Le Centopelli
26/02/2022
0

Nuova preparazione a cura dell'associazione Le Centopelli con gli immancabili consigli di AIS e Augusto Tocci.

Prossimo Post
Leonardo Magnani: “L’approccio bellicista ha fallito, dare voce ai movimenti nonviolenti”

Leonardo Magnani: “L'approccio bellicista ha fallito, dare voce ai movimenti nonviolenti”

Sansepolcro in piazza per dire no alla guerra e sì al dialogo

Sansepolcro in piazza per dire no alla guerra e sì al dialogo

IN EVIDENZA

Il baccalà con le cipolle alla borghese

Il baccalà con le cipolle alla borghese

05/03/2022
I Papi e la proprietà privata

I Papi e la proprietà privata

07/12/2020
Federico Barontini, “il barone” del centrocampo

Federico Barontini, “il barone” del centrocampo

06/12/2020
Agliata, la ricetta valtiberina

Agliata, la ricetta valtiberina

10/12/2021
ADVERTISEMENT
TeverePost

Quotidiano online edito da:
Ass. Cult. PostComunicazione
Via Senese Aretina, 155
52037 Sansepolcro (AR)
P.I. 02362150514
Email: redazione@teverepost.it

Privacy Policy Cookie Policy Termini e Condizioni

ARCHIVIO

Seleziona il mese

    CATEGORIE

    • Attualità
    • Cronaca
    • Cultura
    • Economia
    • Eventi
    • Gastronomia consapevole
    • Notizie
    • Oltre il Tevere
    • Politica
    • Profili d'Autore
    • Pubbliredazionale
    • Sport
    • Valtiberini nel mondo
    • Visioni in sala e salotto

    FACEBOOK

    INSTAGRAM

    Seguici

      The Instagram Access Token is expired, Go to the Customizer > JNews : Social, Like & View > Instagram Feed Setting, to refresh it.
    • Contatti
    • Disclaimer
    • Privacy
    • Cookie

    © 2020 TeverePost - Testata giornalistica registrata c/o Tribunale di Arezzo n.1 06/03/2020. Direttore responsabile: Alessio Metozzi.

    Nessun risultato
    Tutti i risultati
    • Home
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca
    • Economia
    • Sport
    • Cultura
    • Eventi
    • Rubriche
      • Profili d’Autore
      • Valtiberini nel mondo
      • Gastronomia consapevole
      • Visioni in sala e salotto
      • Oltre il Tevere

    © 2020 TeverePost - Testata giornalistica registrata c/o Tribunale di Arezzo n.1 06/03/2020. Direttore responsabile: Alessio Metozzi.