Ad alcuni giorni di distanza dall’ingresso di Simona Bartolo nel Consiglio comunale di Sansepolcro, il gruppo di maggioranza dei Democratici per Cambiare ha diffuso una nota nella quale si commenta la scelta della neoconsigliera di lasciare la lista con cui si era candidata nel 2016 per dare vita al Gruppo Misto.
Nella prima parte del comunicato il movimento civico ripercorre le vicende che nelle ultime settimane hanno portato all’addio anticipato dell’assessore e vicesindaco Luca Galli per motivi di lavoro, alla nomina del consigliere e compagno di lista Francesco Del Siena quale suo successore in giunta e al conseguente subentro in assise di Bartolo dopo le rinunce di altre due candidate Francesca Giovagnoli e Cristina Falleri.
“Fin qui tutto normale – spiegano i DpC – Se non fosse per il fatto che il colpo di scena, teatrale, facesse capolino dietro l’angolo. Infatti il consigliere donna ha lasciato il gruppo con il quale si era presentata alle elezioni e si è trasferita nel Gruppo Misto: quindi tecnicamente ha abbandonato la maggioranza, poiché il Misto non faceva parte della coalizione che aveva sostenuto il sindaco Cornioli alle ultime elezioni amministrative. Questo, nonostante le dichiarazioni del neoconsigliere per il quale «La scelta di aderire al Gruppo misto e le ragioni che mi hanno portato a farlo non implicano il non far parte della maggioranza».”
Nel testo reso pubblico oggi, i Democratici citano e commentano le motivazioni (da noi approfondite in questa intervista di martedì scorso) che hanno spinto la loro ex compagna di lista a lasciare il gruppo. “La Bartolo motiva la sua decisione affermando di «essere partita con un grande entusiasmo nel gruppo dei DpC […] entusiasmo che poi si è spento perché ho iniziato a vedere delle dinamiche che non mi sono piaciute e sono uscita, anche in maniera molto brusca». Le dinamiche in questione fanno riferimento «a qualche giorno dopo le elezioni, nel momento in cui ho visto che erano passati solo uomini». E sottolinea: «non c’entra il femminismo e non mi ritengo femminista, ma le donne sono state messe in disparte e a quel tipo di giochino lì non ci sono stata».”
“Quindi – affondano – il motivo di tale cambiamento per il neoconsigliere consiste nel ‘giochino’ che nella lista sono stati eletti solo uomini, anteponendo il fenotipo sessuale ad altre e più attente riflessioni. Vorremmo farle presente che, dopo la sua decisione di aderire al Gruppo Misto, la questione della rappresentanza femminile nei Dpc non è più di sua competenza, ma del nostro gruppo che settimanalmente lavora per il bene comune della città. Ricordiamo inoltre che Bartolo, dopo aver contribuito alla vittoria elettorale del 2016, mai ha partecipato alle riunioni del gruppo, che subito abbandonò in polemica con il sindaco e l’amministrazione tutta per alcune scelte non condivise.”
Il dibattito consiliare che ha seguito le dichiarazioni di Bartolo viene infine definito dai DpC come “davvero stucchevole e surreale. Tranne che per l’intervento del consigliere Meri Torelli, del Nostro Borgo, la quale ha ravvisato preoccupazione asserendo che la perdita di un consigliere non è un aspetto da sottovalutare, ma che anzi ha un significato politico non di poco conto, e ammettendo che non sarebbe credibile affermare che in maggioranza non ci siano mai state divergenze. I contrasti rappresentano il sale della politica, e testimoniano le diverse sensibilità individuali e di gruppo. Parlare in modo semplice, comprensibile a tutti, essere efficaci, è una prerogativa di chi ha fatto un percorso serio e approfondito nella propria comunicazione. Ma la chiarezza non è inerente solo al contenuto del nostro parlare ma anche al modo e al contesto in cui lo diciamo.”