Sono passati dieci anni esatti dalla missione spaziale di “Petra de Burgo”. Questo il nome della piccola e preziosa balestra realizzata dalla Società Balestrieri di Sansepolcro che nel 2011, a bordo dello Space Shuttle Endeavour, fu portata nello spazio dal colonnello Roberto Vittori. Il legame che l’astronauta ha con il Borgo, dove per alcuni periodi è residente, unito al suo personale interesse all’uso della balestra antica, giocarono un ruolo fondamentale nella realizzazione di questo straordinario progetto.
La costruzione di “Petra de Burgo”, così chiamata in onore di Piero della Francesca che si firmava “Petrus de Burgi”, venne affidata a maestri armaioli e ad orafi della città, gli stessi che costruiscono ed impreziosiscono le tradizionali balestre utilizzate per le gare di tiro. I materiali impiegati, legno di ulivo, argento, acciaio, refe naturale, furono stati selezionati in accordo con i tecnici statunitensi di Cape Canaveral. L’iniziativa ottenne risalto nazionale, tanto che il Tg1 parlò del progetto in un servizio dedicato.
Dopo aver celebrato la ricorrenza sui canali social istituzionali, l’associazione storica organizzerà anche un simbolico omaggio alla missione in occasione del prossimo ritrovo ufficiale dei balestrieri. Sabato 12 giugno, in concomitanza con le gare valevoli per le qualificazioni al Campionato cittadino e al Torneo dei Quartieri, si terrà infatti una cerimonia che vedrà la donazione da parte della storica Donatella Zanchi di una speciale illustrazione raffigurante la piccola balestra e la dicitura “Sic Itur ad Astra”. L’opera, da lei stessa realizzata dieci anni fa come tributo alla grande impresa, viene oggi messa a disposizione esclusiva della Società Balestrieri.