Gli Uffizi fanno tappa ad Anghiari: ecco la mostra al Museo della Battaglia

L’esposizione, dal titolo “La civiltà delle armi e le Corti del Rinascimento”, sarà visitabile da oggi e fino al 6 gennaio 2022

Un appuntamento storico per Anghiari e per l’intera Valtiberina. La grande cultura fa tappa nella città di Baldaccio con l’esposizione “La civiltà delle armi e le Corti del Rinascimento”, aperta al pubblico da oggi e visitabile fino al 6 gennaio 2022 all’interno del Museo della Battaglia e di Anghiari. Una rassegna di profilo internazionale che comprende, tra le altre, una serie di opere provenienti dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, e in particolare il ritratto del principe e condottiero Federico da Montefeltro, alleato e parente di famiglie nobili del borgo valtiberino. La mostra è stata presentata ufficialmente ai giornalisti ieri mattina nel corso di una partecipata conferenza stampa presso la nuova terrazza panoramica della tessitura Busatti alla quale hanno preso parte il sindaco Alessandro Polci, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, il presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, il direttore del Museo della Battaglia Gabriele Mazzi e Francesco Storti dell’Università di Napoli Federico II.

Anghiari nel circuito “Terre degli Uffizi”

La mostra, promossa e organizzata dal Comune di Anghiari insieme al Museo della Battaglia e di Anghiari, rientra nel progetto “Terre degli Uffizi”, ideato e realizzato da Le Gallerie degli Uffizi e dalla Fondazione CR Firenze all’interno dei rispettivi progetti Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei. Un’iniziativa frutto del protocollo d’intesa siglato dall’amministrazione comunale con la direzione del museo fiorentino nel giugno scorso. Un’operazione che ha coinvolto cinque comuni toscani, tra cui la stessa Anghiari, in un quella che sarà la progressiva ramificazione di una delle gallerie più famose al mondo in tutto il territorio regionale. In sostanza, grazie a questo accordo, il comune anghiarese può essere visto come una vera e propria sede distaccata degli Uffizi.

Polcri: “Collaborazione avviata nell’anno Leonardiano”

Nella conferenza di ieri mattina, Polcri ha ricostruito le tappe che hanno portato alla sinergia con le Gallerie degli Uffizi, “nata nel 2019 in occasione del cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci e che adesso, grazie ad importanti notizie storiche provenienti da fonti d’archivio, legano la storia di Anghiari a quella delle più grandi Corti rinascimentali. Una relazione fra città e periferia nel Rinascimento che si compie oggi in questa importante collaborazione con le Gallerie degli Uffizi e che vede proseguire anche la collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Un ringraziamento speciale a tutto lo staff de Le Gallerie degli Uffizi, in particolar modo al direttore Eike Schmidt, alla Fondazione CR Firenze e in particolare al nostro museo comunale – il Museo Battaglia Anghiari – senza il quale non sarebbe stato possibile realizzare tutto questo.”

Schmidt: “Straordinaria occasione di approfondimento”

Nel suo intervento, il direttore delle Gallerie degli Uffizi ha invece sottolineato l’importanza della ricerca scientifica, che continua a dare frutti e a produrre scoperte anche su temi e periodi ben noti. “Si tratta di un’opportunità straordinaria per scoprire il tessuto sociale e culturale dell’Italia del Rinascimento, dove feroci condottieri – come Federico da Montefeltro – potevano tornare a casa dopo le loro campagne sanguinarie e vestire i panni dell’umanista illuminato, coltivare studi letterari e filosofici, commissionare opere d’arte sublimi, stabilendo allo stesso tempo attraverso le arti e le lettere un’altra forma di competizione – virtuosa – con i signori degli altri Stati. Guerra e Pace si intrecciano mirabilmente nell’iniziativa anghiarese: nei ritratti e nelle opere esposte rivivono personaggi legati alla Valtiberina, con le loro aspirazioni militari e i loro interessi intellettuali che hanno forgiato per sempre il carattere di questo territorio solenne e splendido.”

La mostra

“La civiltà delle armi e le Corti del Rinascimento” nasce con l’obiettivo di raccontare la trasformazione durante il Rinascimento di una parte dei notabili del luogo, da guerrieri e combattenti in cortigiani eruditi e amanti della cultura. La città di Anghiari, infatti, in questo periodo fornì uomini d’arme fedeli a vari eserciti delle Signorie italiane, la cui nobiltà era spesso imparentata con quella della cittadina toscana. Il corredo di un combattente all’epoca già rappresentava un investimento e le virtù militari si celebravano sempre richiamandosi ai valorosi condottieri dell’antichità. Dunque, il mestiere delle armi era appannaggio di classi sociali alte, con forti interessi culturali e conoscenza del valore delle opere d’arte. La rassegna ruota dunque intorno ai personaggi storici legati ad Anghiari che si impegnarono ad ‘evolversi’ da cavalieri e soldati in cortigiani.

Studi storici recenti sulle famiglie illustri di Anghiari hanno evidenziato sodalizi e legami di parentela con importanti casate, in particolare i Montefeltro di Urbino, immortalati nel celeberrimo doppio ritratto di Federico da Montefeltro e della moglie Battista Sforza realizzato da Piero della Francesca, giunto a Firenze nel Seicento con l’eredità di Vittoria della Rovere ed oggi agli Uffizi. Il duca di Montefeltro sarà protagonista anche della mostra anghiarese, dove è esposto il suo ritratto appartenente alla famosa collezione gioviana degli Uffizi, commissionata nel Cinquecento da Cosimo I dei Medici a Cristofano dell’Altissimo debitore: a distanza di più di un secolo l’opera ancora è ispirata al celebre dipinto di Piero della Francesca. In mostra saranno esposti due tabernacoli lignei quattrocenteschi, che questi personaggi utilizzavano per la loro devozione privata presso le loro dimore, o nelle cappelle di famiglia nelle chiese: anche i soldati e i condottieri avevano la necessità di pregare e invocare la protezione divina. E, sempre a proposito di armi e battaglie, sono stati inviati dagli Uffizi anche il ritratto di uomo in armatura di scuola francese cinquecentesca e due tele con “Scene di Battaglia” del pittore Jacques Curtois detto il Borgognone, specialista di questi soggetti, poste in dialogo con la nota incisione di Gérard Edelinck dalla copia di Rubens dal perduto cartone di Leonardo per la Battaglia di Anghiari.

Non bisogna dimenticare infatti quanto la notorietà di Anghiari si leghi alla battaglia combattuta il 29 giugno 1440 tra le truppe milanesi dei Visconti e la coalizione guidata dalla Repubblica fiorentina insieme a Venezia e allo stato Pontificio, che vinse contro Milano. La stessa battaglia che Leonardo fra il 1504 e 1505 fu chiamato a rievocare nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. Quella vittoria, così importante per le contese politiche dell’Italia di allora, segnò il destino della città dell’alta Val Tiberina, condizionandone in profondità il tessuto sociale.

“La civiltà delle armi e le corti del Rinascimento”, 31 agosto 2021 – 6 gennaio 2022, Anghiari, Museo della Battaglia e di Anghiari – Orario: tutti i giorni 9.30-13; 14.30-18.30 – Info  Tel 0575 787023 – www.battaglia.anghiari.it

Curatela scientifica del catalogo: Gabriele Mazzi, direttore del Museo della Battaglia e di Anghiari

Elenco opere:

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