Si chiama Oltrepassare la violenza la campagna di sensibilizzazione promossa dall’artista carrarese Emma Castè in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebrerà come ogni anno il 25 novembre. Come ha spiegato a TeverePost l’assessore alle pari opportunità Catia Del Furia, all’iniziativa ha aderito anche il Comune di Sansepolcro, che parteciperà con la proiezione sulla propria pagina Facebook di un video alle ore 11 e con la diffusione di un manifesto (scaricabile qui) che è già stato affisso in città. “Ci tengo in modo particolare – ha detto Del Furia – a ringraziare realtà che hanno dimostrato grande sensibilità verso l’iniziativa, come LinoService che ha stampato gratuitamente i manifesti e Bellumore Lab che ha prodotto e donato una targa da apporre sulla panchina rossa del Comune”. Proprio le panchine rosse sono diventate negli ultimi anni simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Nel 2016 gli operai della municipalità biturgense ne hanno realizzata una che è stata successivamente esposta ogni anno nella settimana del 25 novembre sotto le logge di Palazzo delle Laudi. “Ora si è deciso di darle una collocazione definitiva – ha spiegato l’assessore – e la scelta è caduta sul parco pubblico Silvana Falasconi in viale Osimo, per la vicinanza alla scuola e perché è frequentato da molte famiglie”. L’installazione della panchina avverrà il 25 novembre alle ore 11.
Tre panchine per le vittime di femminicidio
Nella stessa mattinata, alle ore 11.45, verranno inaugurate in Piazza Torre di Berta altre tre panchine rosse. Sono il frutto dell’iniziativa del comitato “Le ragazze e i ragazzi del ’60”, che ha deciso di lanciare una raccolta fondi per sostenere il progetto, a cui hanno aderito numerosi coetanei in occasione del proprio sessantesimo compleanno. Ciascuna panchina sarà dedicata ad una delle tre ragazze di Sansepolcro che sono state vittime di femminicidio – Silvia, Katia e Alexandra – che verranno ricordate con delle targhe. Le panchine saranno inoltre decorate con un altro dei simboli della lotta contro il femminicidio e la violenza sulle donne, le scarpe rosse, su calco del professor Vittorio Alessandrini e stampo di Fonderie Biagiotti.
La collocazione in Piazza Torre di Berta sarà solo temporanea, in attesa che il comitato e l’amministrazione comunale concordino un luogo dove installare i manufatti in via definitiva. Le modalità di svolgimento di entrambe le cerimonie di inaugurazione, ha precisato l’assessore Del Furia, “saranno comunque molto sobrie e da definire in base al susseguirsi dei Dpcm”.