Già in allestimento il presepe di Santa Marta

I volontari della Società Rionale di Porta Romana sono al lavoro per far tornare una delle grandi tradizioni del Natale biturgense. Anche se, ovviamente, il tema di quest’anno rimane ancora segreto

I volontari al lavoro per l'allestimento del nuovo presepe

Da ormai più di trent’anni, il presepe di Porta Romana rappresenta un appuntamento fisso di ogni Natale biturgense. Originariamente allestito nelle vasche, ha poi trovata casa all’interno della chiesa di Santa Marta. Dopo aver dovuto giocoforza saltare l’edizione 2020 a causa della pandemia, i volontari della Società Rionale di Porta Romana sono pronti a riportare in auge la tradizione.

La mente principale dietro al progetto è quella di Brunetto Brilli: “Ho fatto il conto e questo è il ventiseiesimo presepe che faccio. Il primo è stato l’ultimo fatto alle vasche di Porta Romana. L’anno dopo ci hanno dato la possibilità di prepararlo a Santa Marta e da quel momento abbiamo sempre continuato qui”.

Come ogni anno, i volontari sono al lavoro sul presepe già dall’inizio di ottobre, anche se Brilli rivela che, almeno per lui, i preparativi cominciano ben prima: “Il progetto lo penso sempre d’estate. Quando sono tranquillo, al mare, mi metto a pensare al tema per Natale”.

Un’iniziativa alimentata dall’impegno della Società Rionale di Porta Romana: “Le nostre attività sono soprattutto legate al sociale – spiega il presidente Valentino Borghesi – in modo da supportare le realtà del rione, anche tramite iniziative che coinvolgano la gente. Tra queste, il presepe di Santa Marta è sicuramente una delle più importanti, su cui abbiamo voluto scommettere anche quest’anno. Da parte nostra c’è sempre la volontà di essere presenti nel rione per dare una mano”.

La particolarità del presepe di Porta Romana sta nella capacità degli organizzatori di inventarsi un tema portante diverso per ciascuna edizione: “Abbiamo toccato diversi temi – ricorda Brilli – C’è stato un presepe ambientato in Africa, uno al Polo Nord, uno in cui abbiamo ricostruito Petra, uno ambientato in Mesopotamia”. Col tempo la cittadinanza ha cominciato ad attendere il nuovo allestimento con sempre maggiore curiosità, ma anche stavolta i volontari ci tengono a mantenere il più completo riserbo in merito, lasciando che i biturgensi scoprano il tema di quest’anno solo al momento dell’inaugurazione.

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