È Gabriele Mazzi il nuovo direttore dei Musei Civici Madonna del Parto di Monterchi, così come comunicato ufficialmente nella giornata di lunedì. Già direttore del Museo della Battaglia e di Anghiari e del Museo Casa Natale di Michelangelo Buonarroti di Caprese, per Mazzi arriva un altro prestigioso incarico: “Sono felice e voglio ovviamente ringraziare chi mi ha scelto per ricoprire questo prestigioso ruolo. Mi appresto a iniziare la nuova sfida con grandi motivazioni – ha commentato Gabriele Mazzi – e con quel senso di responsabilità che deriva dall’impegno da portare avanti. Ci sono vari aspetti su cui dovremo lavorare per dare ai visitatori dei servizi in comune e creare una vera e propria rete. Per favorire la visita del pubblico ai luoghi di Piero della Francesca in provincia di Arezzo e anche per dare vita a un’unica grande realtà comprendente i musei di collina della Valtiberina Toscana e quindi Anghiari, Monterchi e Caprese. Ognuno con le proprie suggestioni, le proprie specificità e la propria missione, ma in un contesto che sia sempre di più condiviso e comprensivo”.
Una nuova sfida da portare avanti puntando su nuovi progetti, ma anche nel segno della continuità: “Monterchi è una realtà consolidata e può contare su una delle opere più importanti del panorama nazionale, la Madonna del Parto. Ci sono però anche altre eccellenze – ha spiegato Mazzi – come la collezione delle bilance e gli scavi archeologici che hanno portato alla luce il primo sito etrusco del nostro territorio. Questo rende di assoluto rilievo il contesto e rappresenta un punto su cui implementare l’offerta per i visitatori in un percorso di continuità e di rinnovamento. Il ragionamento deve però per forza di cose avvenire nella logica di uno sviluppo che riguardi l’intera rete museale perché nella nostra vallata abbiamo la fortuna di avere in pochi chilometri musei che mettono in risalto artisti straordinari come Piero della Francesca, Michelangelo Buonarroti e Leonardo da Vinci. Un patrimonio artistico, storico e culturale eccezionale che dovrà essere riconosciuto attraverso nuove collaborazioni e prestigiosi eventi espositivi e scientifici, in collaborazione con le Amministrazioni e in piena sinergia con i vari enti del territorio. Le idee ci sono e alcuni progetti sono già in fase di studio più o meno avanzata, ma è necessario trovare la chiave giusta per effettuare un ulteriore salto”.