Il FotoClub Sansepolcro è un’associazione fondata nel 2010. Il progetto prende la luce grazie a un gruppo di appassionati che, incontratisi in occasione di una mostra, hanno scoperto di coltivare non solo un comune interesse per la fotografia, ma anche la voglia di condividere tra loro la propria passione. All’epoca della sua nascita, il club rappresentava una realtà del tutto nuova sul territorio biturgense; così, come spiega il presidente Marcello Piomboni che abbiamo avuto il piacere di intervistare, c’è stato bisogno di un’iniziale fase di rodaggio. Col tempo, però, i membri dell’associazione sono andati via via aumentando, raggiungendo oggi circa settanta unità.
L’organizzazione di molteplici attività volte ad avvicinare la cittadinanza al FotoClub, si è rivelata la principale via per farsi conoscere. Negli anni, l’associazione ha realizzato otto corsi di fotografia aperti a tutti, attraverso i quali i neofiti possono imparare le basi e chi si trova a un livello già alto può provare ad affinare la sua tecnica. Al giorno d’oggi, infatti, la fotografia va ad occupare una fetta sempre più grande della quotidianità di tutti. È superfluo dire quanto l’esplosione dei social network e lo sviluppo di smartphone sempre più avanzati abbia aperto a tutti la possibilità di fare fotografie, ampliandone conseguentemente anche il bacino d’utenza. “Questo ha permesso una grande divulgazione della foto” afferma Piomboni. “Il FotoClub tenta di far capire alla gente che non c’è soltanto la foto fatta con il cellulare, ma che la foto è l’estrema sintesi di un’azione comunicativa. Con poche immagini possiamo riassumere qualsiasi cosa, ma si tratta di un passo difficile da fare: ci vuole dedizione e tempo.”
L’obbiettivo primario del club era e rimane tutt’oggi quello di permettere ai propri membri di confrontarsi senza invidie o pregiudizi, al fine di migliorare e divertirsi assieme. Se molte altre associazioni simili tendono a costituire una piccola nicchia elitaria che finisce col cristallizzarsi sulle proprie idee, questo non è il caso del FotoClub Sansepolcro. “Una cosa fondamentale è il confronto con gli altri” spiega Piomboni. “Se le tue foto le tieni per te e non ti confronti con nessuno, tali rimangono. I social da questo punto di vista aiutano. Accorgersi che qualcuno ha fatto meglio di te ti porta a fare uno sforzo per arrivare a una foto migliore.” Al fine di far apprezzare l’arte fotografica a più persone possibili, il FotoClub organizza spesso durante l’anno anche degli incontri con fotografi di fama internazionale. Tali iniziative non sono soltanto gratuite, ma aperte a tutti, membri del club o meno.
Marcello Piomboni ci tiene a specificare che la sua è un’associazione apartitica e apolitica. “Dentro questo club ci sono le persone con le idee più disparate e più lontane, però qui dentro vanno d’accordo.” Così come le ideologie devono essere lasciate fuori quando si entra nel FotoClub, allo stesso tempo al suo interno sono accettate le più disparate correnti artistiche. “Un altro obbiettivo che ci siamo prefissi è che dietro alla fotografia non ci sono segreti: se io so fare qualcosa, te la insegno.” Infine, trattandosi di lavori artistici, questi non vengono sottoposti a classifiche e le critiche fatte cercano sempre di essere costruttive.
L’associazione aiuta e spinge sempre i membri che ne avessero voglia a esporre i propri lavori. Un esempio è la mostra “Tesori nascosti del Borgo” di Thomas Kroeckertskothen, attualmente in atto al Palazzo Pretorio di Sansepolcro. Oltre a questo, però, il club organizza annualmente delle esposizioni collettive caratterizzate da un tema comune da seguire, alle quali tutti i membri sono invitati a partecipare. Per il 2021 l’obbiettivo sarebbe quello di inventarsi “reporter per un giorno”, creando un piccolo racconto fotografico di più immagini.
Purtroppo, quest’ultima iniziativa rimane ancora in forse a causa delle limitazioni dovute alla pandemia, le quali hanno notevolmente rallentato le attività dell’associazione. Per una realtà di questo tipo, che nasce e vive con l’obbiettivo di condividere una comune passione, l’impossibilità di incontrarsi o organizzare mostre e corsi ha rappresentato un duro ostacolo da affrontare. Nonostante questo, durante la quarantena il FotoClub è riuscito comunque a riunirsi attraverso incontri online e ora non vede l’ora di poter ripartire con le sue solite attività. “Un incontro con un fotografo di prestigio planetario è saltato, ma non lo abbiamo perso, perché lui è disponibile a venire quando saremo pronti” ha detto Marcello Piomboni. “Non abbiamo perso niente, è stato solo un periodo di tempo da tagliare e ricucire.”