Due tratti del Tevere nel comune di Pieve Santo Stefano, per un totale di 300 metri, sono stati oggetto di interventi di riprofilatura effettuati dal Consorzio di Bonifica Alto Valdarno per prevenire fenomeni di erosione. “Si tratta – fa sapere l’ente – di due segmenti dell’asta fluviale piuttosto delicati e complessi sia dal punto di vista idrogeologico sia dal punto di vista naturalistico”, che richiedono che le attività di manutenzione siano “condotte in modo ancora più attento al rispetto della biodiversità presente nell’area”.
Il primo tratto interessato si trova ai margini della riserva naturale di Formole, dove il fiume costituisce un corridoio ecologico che richiede un continuo miglioramento attraverso la riqualificazione e la ricostruzione della vegetazione ripariale. L’altro segmento è invece in prossimità del viadotto Tevere 2 della E45, in area boschiva.
Gli interventi sono stati coordinati dalla referente del settore difesa idrogeologica del Consorzio Chiara Nanni: “In entrambi i casi – ha spiegato – la finalità dell’operazione era di movimentare il materiale litoide che nei primi 200 metri si era accumulato in adiacenza della riserva naturale, mentre nei successivi 100 metri si era concentrato in prossimità dei piloni della strada statale. I sedimenti delle barre – ha detto ancora Nanni – spostati verso valle o all’interno della sezione idraulica, sono stati utilizzati per il ripristino di scoscendimenti spondali localizzati”.