Entreranno in vigore domani le misure del nuovo dpcm firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella notte e che verrà illustrato oggi in conferenza stampa. Come preannunciato dal Capo del Governo negli interventi di lunedì in Parlamento, nell’ultimo decreto è stata ratificata l’istituzione di tre aree di rischio, quelle che la stampa ha informalmente definito “verde”, “arancione” e “rossa”. Nel dpcm le ultime due sono descritte come quelle zone caratterizzate da uno scenario rispettivamente di “elevata gravità” e di “massima gravità”, per le quali sono state individuate misure maggiormente restrittive rispetto al territorio nazionale.
Per quanto riguarda le Regioni verdi, è confermato quanto già annunciato da Conte lunedì: chiusura dei centri commerciali nel fine settimana (con l’esclusione di alimentari, farmacie, edicole e tabaccherie), chiusura dei musei e delle sale gioco, utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici fino al 50% della capienza, didattica a distanza nelle scuole superiori. L’orario del coprifuoco è stato fissato dalle 22 alle 5. Sospesi inoltre i concorsi pubblici e privati, mentre è estesa a tutta la giornata (anziché solo dalle 21) la possibilità di chiudere specifiche zone delle città per evitare assembramenti.
Nelle aree arancioni e rosse diverranno invalicabili (salvo le consuete motivazioni di salute, lavoro o necessità) i confini regionali, e nelle rosse anche quelli tra i singoli Comuni. Verranno inoltre sospese la ristorazione, l’apertura dei negozi e l’attività sportiva non individuale. Solo le zone rosse vedranno inoltre estendere la dad obbligatoria anche a seconda e terza media e la limitazione della presenza sul luogo di lavoro solo per attività “indifferibili”.
Resta tuttavia ancora da ufficializzare la collocazione delle singole Regioni (o di parti di esse) all’interno delle tre aree di rischio “sulla base del monitoraggio dei dati epidemiologici”. Le indiscrezioni finora trapelate riguardo alle Regioni a rischio di essere inserite nelle fasce con maggiori restrizioni non parlano né della Toscana né delle aree limitrofe alla Valtiberina. Tutti i dettagli sulle zone saranno comunicati dal Governo nell’arco delle prossime 24 ore.