Sansepolcro e Città di Castello rafforzano il legame culturale attraverso una nuova convenzione tra Museo civico e Pinacoteca comunale. Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto, durante la quale si è tenuta la firma ufficiale dell’accordo. La nuova sinergia messa in piedi dalle due amministrazioni prevede un nuovo incentivo per i turisti: chi visiterà uno dei due musei, infatti, avrà il biglietto ridotto per accedere anche all’altro. L’offerta resterà valida per i sei mesi successivi all’acquisto del primo biglietto. Alla cerimonia erano presenti i due assessori alla cultura Gabriele Marconcini e Vincenzo Tofanelli, assieme alle direttrici dei musei Maria Cristina Giambagli e Giuliana Zerbato.
“Il rapporto di collaborazione con Città di Castello si rafforza grazie a questa convenzione – ha commentato questa mattina l’assessore Marconcini – il nostro legame storico e culturale con il capoluogo tifernate è sempre stato importante. Si pensi ad esempio all’antica Diocesi della quale facevamo parte, ma anche agli scambi e alle contaminazioni reciproche che in tutti questi anni hanno contribuito a rendere particolarmente viva la produzione artistica dei due territori.”
“Un passo importante verso una collaborazione concreta che ci permette di mettere un punto fermo nell’integrazione della vallata a livello turistico – ha aggiunto Tofanelli – Museo civico e Pinacoteca comunale rappresentano uno dei momenti culturali più alti espressi dal nostro territorio. Soprattutto in vista della Mostra di Raffaello, lavorare per la costruzione di un’immagine condivisa può essere un elemento fondamentale per rilanciare le politiche del turismo di vallata.”
Al Civico di Sansepolcro sono custoditi alcuni capolavori immortali di Piero della Francesca e di altri importanti artisti, assieme a terrecotte dei Della Robbia, affreschi e sinopie del XIV sec e a numerosi materiali lapidei medievali; la Pinacoteca tifernate, invece, vanta al suo interno importanti esempi di pittura rinascimentale e manierista, tra cui alcuni tra i primissimi lavori di Raffaello Sanzio, Luca Signorelli, Raffaellino del Colle e Santi di Tito.