Fine di un incubo: a Badia Tedalda non ci sono più cittadini positivi al Covid-19

L'annuncio è arrivato ieri dal sindaco Alberto Santucci. Due mesi fa il comune montano era stato dichiarato 'zona arancione'

Uno dei focolai più preoccupanti dell’intera regione è giunto finalmente al capolinea. La zona di Badia Tedalda e Ponte Presale, finita nella morsa del coronavirus a causa di alcuni contatti con il nord Italia, può festeggiare finalmente la conclusione dell’emergenza dopo due mesi davvero complicati. Ieri mattina al sindaco Alberto Santucci e alla sua Giunta sono stati comunicati gli esiti degli ultimi controlli eseguiti dall’Asl che hanno certificato l’assenza di cittadini positivi nel proprio territorio.

Un traguardo preziosissimo per una comunità che alla fine di marzo, come più volte evidenziato dallo stesso Santucci nella fase acuta della pandemia, “ha rischiato letteralmente di scomparire”. Il piccolo comune montano, che tra l’altro conta la più alta percentuale di anziani nell’intera provincia di Arezzo, ha registrato un picco di 39 contagi su una popolazione di circa 1.000 abitanti, tra cui un ospite ed un operatore della locale Rsa, oltre al vicesindaco Ivano Sensi, il medico di medicina generale e una volontaria della Misericordia. Quello di Badia è stato anche il primo comune della provincia a registrare un decesso da Covid-19. Le vittime accertate nel paese sono state in tutto due.

Alla luce di quanto stava accadendo nelle regioni del nord, le premesse per uno scenario drammatico c’erano tutte, tanto che il 25 marzo scorso il primo cittadino, dopo un lungo confronto con Regione e Prefettura, si è visto costretto ad emanare un’ordinanza con la quale si è creata una sorta di ‘zona arancione’ sul territorio comunale che è rimasta in vigore fino al 26 di aprile. Grazie alle restrizioni imposte e alle battaglie portate avanti dal sindaco per avere controlli sempre più capillari e frequenti nei luoghi critici dell’epidemia, l’emergenza è progressivamente rientrata.

Buone notizie anche dalla vicina Sestino, dove a quanto ci risulta sarebbe rimasto un solo paziente positivo al coronavirus. In questa comunità, dove si sono contati 12 casi ma quasi tutti nell’area di Ponte Presale a 18 chilometri dal centro cittadino, il sindaco Franco Dori era riuscito ad evitare il provvedimento di zona arancione, coordinandosi quotidianamente con i vicini di Badia per gestire al meglio l’emergenza nella frazione.

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