Il capolista di Unione civica Tiferno Filippo Schiattelli si è assicurato un posto in consiglio comunale con 304 preferenze ottenute nel primo turno elettorale. A sostegno della candidata Luciana Bassini, Schiattelli sottolinea la necessità per Città di Castello di un rinnovamento amministrativo che sappia guardare alle esigenze e al bene della cittadinanza.
Chi è Filippo Schiattelli?
Sono stato eletto nel primo turno di queste elezioni comunali, ho avuto una breve esperienza politica nei 5 anni passati. Per me era un’esperienza nuova, mi sono affacciato a questo mondo con l’entusiasmo, il vigore e la voglia di fare di un giovane della mia età. Ho 36 anni e in questi 5 anni trascorsi ho avuto modo di vedere quella che può essere la vita amministrativa di una città, ho avuto modo di valutare bene le cose promesse e non mantenute, tanto che a metà percorso ho dovuto scegliere se rimanere me stesso o adeguarmi ad un sistema ormai consumato che tanto ha promesso, ma che in verità poco ha fatto. Uno dei motivi per cui sono rimasto me stesso riguarda il lascito Mariani: non è accettabile che un’amministrazione che deve fare il bene dei cittadini non impiega i soldi di una donazione per curare noi tifernati, potevamo potenziare tanti settori, nulla è stato fatto per seguire logiche che non sono interessi della nostra realtà cittadina. Sono stato fra i più votati anche cinque anni fa e credo che se la vita amministrativa di una città non è pensata per la gente, non ha senso che ci sia. Il cambiamento è partito, credo che con il ballottaggio questo non sarà fermato.
È stato il più votato della sua lista: che ne pensa di questo risultato?
Ci tengo a ringraziare tutte le persone che mi hanno dato la loro fiducia. Faccio parte di una grande squadra, anche questo ha influito, possiamo essere quelli che veramente riescono a dare quell’innovazione che serve, a fronte anche del periodo da cui stiamo venendo. Per me sarà grande una responsabilità e un dovere, sono orgoglioso e fiero di poter contribuire in maniera libera, serena e determinata al benessere della nostra comunità cittadina. Sappiamo che il vento del cambiamento è partito perché il 60% dei tifernati ha scelto di cambiare e questo è un dato di fatto, noi daremo corso a questo e faremo di tutto perché questa volontà si concretizzi con equilibrio e ascoltando tutti. Non si può nel 2021 ragionare ancora con ideologie che hanno fatto il loro tempo e non rispondo alle nuove esigenze e ai nuovi problemi che dovranno essere risolti per noi e per le generazioni future.
Come avete gestito la campagna elettorale?
Siamo stati fra le persone, abbiamo ascoltato e parlato di quella che è la nostra idea. Abbiamo detto che vorremo, con equilibrio, coinvolgere le qualità migliori della nostra città, sia quelle impiegate dagli altri sia quelle che potremmo impiegare in più. Davvero per guardare avanti c’è bisogno di tutti quanti abbiano a cuore la nostra realtà. Le migliori qualità devono essere al servizio della città.
Come vi state muovendo questi ultimi giorni per convincere l’elettorato che non avete “conquistato” nel primo turno?
Rimanendo noi stessi , porte aperte a tutti quanti vogliono guardare al futuro, non rimanendo nell’immobilismo di chi si professa innovativo, ma poi basta guardare chi verrebbe eletto e vediamo che sono i soliti noti.
Se Bassini dovesse essere eletta sindaco, si aspetta un posto in giunta?
Ad oggi la domanda è ancora prematura, prima dobbiamo dar corso a questa volontà di cambiamento. Siamo convinti che il sindaco saprà valutare bene quelle che saranno le esigenze dei nostri cittadini. Da noi non ci sono individualismi e personalismi, siamo tutti a servizio di un fatto, cambiare in meglio questa città.
Quale sarà il primo tema che porterà in consiglio comunale?
Ovviamente, spero di essere in maggioranza. I nostri cavalli di battaglia sono due emergenze da affrontare subito. Dobbiamo essere in grado di recuperare i fondi europei: per questo, apriremo un ufficio dedicato che dovrà far si che tutti i soldi che paghiamo con le tasse e vanno in Europa non si blocchino là. L’Europa ce li rimette a disposizione, ma spesso mancano progettualità e professionalità per raccoglierli e metterli a frutto per il nostro territorio. Questa, secondo noi, è diventata la via maestra per far bene le cose, se non recuperiamo le risorse non possiamo fare sviluppo e creare impresa. Come seconda cosa, bisognerà ristabilire la sicurezza urbana, tema fondamentale che non deve essere tralasciato e anche in questo saremo molto determinati.