Si è svolta sabato sera ad Anghiari una fiaccolata di sensibilizzazione sul tema della pace. Circa un centinaio le persone che hanno sfidato il vento gelido per portare la propria testimonianza e ricordare, come hanno sottolineato gli organizzatori, che “in un mondo globale non possiamo voltarci dall’altra parte”, e che “quello che accade apparentemente lontano da noi ci deve interessare direttamente”.
I partecipanti hanno portato candele e bandiere, in alcuni casi cucite per l’occasione, e durante la camminata si sono susseguiti interventi al megafono. “Il centro storico di Anghiari ha reso molto emozionante la nostra piccola marcia della pace, e il freddo ci ha ricordato le difficoltà delle persone che affrontano queste notti di guerra in Ucraina”, hanno commentato i promotori dell’iniziativa, facendo notare come l’occasione abbia permesso di “stare insieme, condividere punti di vista e sentirsi tutti meno isolati”. Del resto “i momenti storici di pace duraturi non accadono per caso, ma da percorsi come questo che mettono insieme persone diverse che improvvisamente si conoscono, si capiscono e si ritrovano ad essere solidali l’una con l’altra”.
Gli organizzatori della marcia hanno colto anche l’occasione per ricordare che “sono già arrivati i primi bambini ucraini e probabilmente ne arriveranno altri”, e hanno quindi rivolto un appello “a chi vorrà attivarsi per portare il proprio contributo”.