Fermento a Sansepolcro in vista delle elezioni

Forze politiche molto attive nonostante l'assenza di prese di posizione pubbliche. Il centrosinistra lascia spazio a un progetto civico?

Palazzo delle Laudi, sede del Comune di Sansepolcro

Senza il rinvio di qualche mese dell’appuntamento con le urne dovuto alla pandemia – si voterà a settembre o a ottobre – oggi la Valtiberina sarebbe nel pieno della campagna elettorale. Lo slittamento ha invece di fatto cancellato dall’agenda il tema elezioni, di cui per il momento nessuno dei potenziali protagonisti parla pubblicamente in modo esplicito. Questo non significa che le forze politiche non stiano lavorando febbrilmente per arrivare nelle migliori condizioni a confrontarsi con gli elettori.

A Sansepolcro, che dovrà eleggere sindaco e consiglio comunale come Anghiari e Città di Castello, la coalizione che per certi versi è sembrata pagare un po’ di più lo scotto dell’attesa è stato il centrodestra: caricato dall’ottimo risultato delle regionali dello scorso autunno, poco prima del rinvio delle elezioni amministrative sembrava sul punto di annunciare ufficialmente la candidatura a sindaco di Laura Chieli, insegnante all’esordio in politica. Cambiata la tabella di marcia si è avuta una fase di stallo in cui sarebbero emerse piccole divergenze interne, che comunque i diretti interessati minimizzano (“succede in tutte le migliori famiglie”), lasciando intendere che il progetto va avanti senza particolari difficoltà. Appare intanto senza esito, ormai probabilmente in modo definitivo, il tentativo condotto apertamente dal centrodestra di portare tra le proprie file Riccardo Marzi e altri esponenti della lista civica Il nostro Borgo, che ha già comunicato da tempo che non appoggerà nuovamente l’attuale sindaco Mauro Cornioli.

Almeno una buona parte di questa lista – nata nel 2016 proprio per sostenere Cornioli e connotata come l’ala più a destra della sua coalizione trasversale – non sembra infatti tentata dall’idea di confluire in un centrodestra che sconta l’inesperienza dei propri quadri dirigenti. Viceversa, risultano contatti per dare vita a un percorso che potrebbe vedere il centrosinistra tradizionale lasciare spazio a un progetto di impegno civico, anche questo trasversale (“generazionale” è il termine che sta circolando). Un progetto che coinvolgerebbe una parte dell’attuale maggioranza insieme ad altre forze, anche attualmente non presenti in consiglio comunale, e avrebbe l’avallo della dirigenza del Partito Democratico, che potrebbe trovare nel capogruppo Andrea Laurenzi il candidato a sindaco. Si andrebbe così a concretizzare l’idea di “apertura alla città” che lo stesso Laurenzi aveva lanciato nei mesi scorsi e allo stesso tempo prenderebbe forma, in una modalità abbastanza inattesa, quel nuovo progetto civico che sembravano voler costruire Il nostro Borgo e Insieme Possiamo dopo l’ufficializzazione del no al Cornioli bis. Se questo scenario si dovesse concretizzare sarà interessante comprenderne i confini: per esempio, sarà da capire se anche a queste latitudini si rifletterà oppure no l’allentamento dei rapporti tra PD e Movimento 5 Stelle cui si sta assistendo in alcune grandi città.

Chiudiamo la panoramica con il sindaco Cornioli: nonostante le defezioni di gran parte dell’attuale maggioranza, il primo cittadino risulta molto attivo nel cercare in città l’appoggio necessario alla ricandidatura. Per il momento sembra poter contare sui Democratici per Cambiare, l’unica forza di maggioranza che per lo meno non ha escluso l’ipotesi, ma punta a convincere altri soggetti alla discesa in campo al suo fianco. Vedremo, nell’attesa che i prossimi giorni portino notizie più definite da tutti i fronti.

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