Ex Boninsegni, il sindaco: “Tutti gli introiti a sostegno degli esercizi di vicinato”

Progetto e relativo piano del traffico illustrati mercoledì in commissione urbanistica, a inizio agosto il voto definitivo del consiglio comunale

La seduta della commissione del 21 luglio

Si è tenuta questo mercoledì nella sala del consiglio comunale di Sansepolcro una seduta aperta della commissione urbanistica durante la quale sono stati illustrati il progetto di riqualificazione dell’area ex Boninsegni e il relativo piano del traffico. Si è trattato di uno degli ultimi passaggi di un lungo iter che ha coinvolto la proprietà 4Progress e l’amministrazione comunale e che dovrebbe concludersi con il voto del consiglio comunale il prossimo 2 agosto. I lavori sono stati condotti da Simone Gallai, che in apertura ha brevemente ricordato il ruolo e l’impegno dei membri della commissione da lui presieduta per giungere ad una soluzione condivisa. Soluzione che il sindaco Mauro Cornioli ha definito “un punto di arrivo che rispetta tutti: la nostra comunità, i diritti dei cittadini, la libertà di intraprendere e quello che è stato scritto da chi prima di noi è passato in queste aule”.

Per 4Progress è intervenuto l’imprenditore Alessandro Luzzi, che ha posto l’accento sullo stato di degrado dell’area e sulla necessità della sua riqualificazione, per poi ripercorrere in sintesi le tappe della vicenda: “Inizialmente la nostra interpretazione delle norme urbanistiche considerava che la parte commerciale potesse ammontare al 20% dell’intera potenzialità edificatoria dell’area, quindi siamo partiti con un approccio che l’amministrazione comunale non ha recepito. La società, pur perdendo possibilità edificatorie e commerciali per milioni di euro – ha detto Luzzi – ha deciso di seguire l’indicazione dell’amministrazione per una questione di velocità, che nell’impresa è spesso più importante del risultato finale. Abbiamo quindi realizzato un progetto completamente differente, in cui la parte commerciale è molto molto limitata rispetto all’ipotesi di partenza”. Il nuovo intervento prevede infatti che l’area sia a prevalente destinazione produttiva, con un rapporto di 80 a 20 rispetto a quella commerciale e di servizi. Luzzi ha spiegato a grandi linee quali potranno essere i cosiddetti “player” che si insedieranno nelle strutture: per quanto riguarda la parte produttiva, si parla di un magazzino di smistamento merci e di un impianto manifatturiero, mentre per la parte commerciale sono stati ipotizzati servizi alla persona, in particolare con un centro diagnostico, e poi oggettistica per la casa, una struttura della grande distribuzione e una legata alla ristorazione: “Abbiamo volutamente scelto di evitare quelle categorie merceologiche che possano andare a sovrapporsi in maniera diretta a quelle del centro storico”, ha chiarito l’imprenditore, che ha parlato tra l’altro delle ricadute occupazionali dell’operazione ed ha sottolineato che al general contractor che si occuperà di gestire la realizzazione dell’intervento è stata data la precisa indicazione affinché i lavori siano assegnati ad aziende locali.

Nel progetto, illustrato dall’architetto David Gori del gruppo tecnico che lo ha curato, le destinazioni produttiva e commerciale si riflettono in due unità di intervento, una delle quali, quella commerciale, si suddivide in tre corpi di fabbrica. Nel corso del suo intervento, Gori ha illustrato le linee guida alla base della progettazione: “Innanzitutto c’è ovviamente il business imprenditoriale – ha detto – che grazie alla sinergia che c’è stata tra pubblico e privato è diventato un business circolare, perché a cascata si attivano una serie di punti: riqualificazione, restituendo a nuova vita un’area dismessa; occupazione, con ricaduta economica e sociale nel territorio; infrastrutture più efficienti, risolvendo le criticità attuali del tratto di strada interessato; dotazione di standard importanti che renderanno la zona un’area immersa nel verde e dotata di parcheggi; equilibrio delle funzioni, rispettando in toto le prescrizioni sulle destinazioni d’uso”.

È stata poi la volta del piano del traffico. I tecnici di Trm Group di Milano, collegati in videoconferenza con Palazzo delle Laudi, hanno spiegato i criteri utilizzati per analizzare il contesto attuale ed individuare gli interventi necessari sulla base delle nuove attività che si insedieranno nella zona. L’operazione porterà tra l’altro alla realizzazione di un collegamento tra via Senese Aretina e via Maestri del Lavoro e di una nuova rotonda all’altezza dell’uscita dell’area in cui insiste lo stabilimento Buitoni. Tra questa rotonda e quella esistente all’intersezione con via Marco Buitoni verrà posto uno spartitraffico che impedirà le svolte a sinistra. L’area sarà inoltre dotata di percorsi ciclopedonali separati dalla sede stradale, verranno adeguati i sottoservizi e sarà realizzato un nuovo impianto di illuminazione. Secondo i progettisti, il risultato permetterà di assorbire il maggior traffico causato dai nuovi impianti e anche di migliorare l’attuale fruibilità del tratto stradale sia in termini di sicurezza che di tempi medi di percorrenza.

Il successivo dibattito è stato aperto dall’intervento del capogruppo del PD Andrea Laurenzi: “Questa è la prima occasione in cui tutti gli attori si incontrano – ha detto – l’unico rammarico è che questo confronto su un fatto di interesse pubblico sarebbe potuto arrivare prima. Ringrazio chi in un momento come questo ha il coraggio di investire – ha aggiunto – e al tempo stesso ribadisco la posizione che abbiamo sempre espresso, quella dell’opportunità di dialogare con l’imprenditore per riuscire a fare la cosa migliore per la città nel rispetto delle regole. Siamo arrivati a un progetto stimolante, con un piano del traffico che secondo le proiezioni di chi ce l’ha presentato può migliorare la qualità della vita delle persone”. Laurenzi ha quindi evidenziato che l’intervento “ha un impatto su tutta la città, quindi la richiesta che abbiamo fatto è quella che si possano investire risorse in un progetto condiviso per il centro storico che coinvolga tutti gli stakeholders”. Sul tema il sindaco Cornioli ha replicato che “abbiamo più volte precisato, anticipando le sollecitazioni di Andrea Laurenzi, che le risorse che ricaveremo da questa operazione e che sarà possibile destinare altrove le destineremo alla rete degli esercizi commerciali della città. Su questo voglio essere chiaro e se ci sarà tempo e modo di vincolarlo lo vincoleremo”. Per Francesca Mercati (Il Nostro Borgo) “come gruppo politico abbiamo fin dall’inizio considerato questo investimento una grande occasione per la città. Ci abbiamo sempre creduto perché vedevamo le tante potenzialità di un progetto che recupera un’area fortemente degradata, permette uno sviluppo occupazionale e rende più bella la periferia, invogliando a visitare la città nel suo complesso”. “Ben vengano questi investimenti – ha sostenuto anche Tonino Giunti (Forza Italia) – e speriamo che ci siano tanti nuovi posti di lavoro”. Nella fase finale della seduta si è registrato un appello di Alessandro Luzzi per avere “conforto sui tempi, una questione che per noi è di primaria importanza”, a cui ha replicato l’assessore all’urbanistica Francesco Del Siena: “Siamo sempre stati puntuali e naturalmente continueremo”, ha detto, precisando che “faremo quanto prima un consiglio comunale quasi interamente dedicato a questo”. Consiglio comunale che con ogni probabilità si svolgerà il 2 agosto, dopo un ultimo breve passaggio in commissione urbanistica la prossima settimana per ratificare la vendita alla proprietà di una striscia di terreno comunale adiacente all’area. L’iter è insomma in dirittura d’arrivo.

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