Nelle elezioni comunali del 2019 Enea Paladino è stato eletto a soli trent’anni sindaco di Citerna, subentrando a Giuliana Falaschi eletta per la prima volta nel 2009 e riconfermata nel 2014. A tre anni dalla sua elezione a primo cittadino Paladino ripercorre le tappe del suo percorso amministrativo che lo ha visto affrontare, a pochi mesi dalla sua nomina, le difficoltà legate all’epidemia e all’emergenza sanitaria.
È stato eletto sindaco nel 2019, come valuta questi primi tre anni di lavoro?
Sono stati tre anni intensi, avevo messo in preventivo diverse cose, ma è successo davvero l’imprevedibile. Insieme alla giunta abbiamo dovuto fronteggiare tante crisi ed emergenze. Il bilancio, ad oggi, è più che positivo, nonostante tutto la squadra comunale ha dimostrato di essere all’altezza delle aspettative della cittadinanza. Sono soddisfatto del lavoro che gli assessori e i consiglieri di maggioranza hanno portato avanti in questo periodo. Abbiamo lavorato tanto e partecipato a numerosi bandi per ottenere importanti finanziamenti. Come amministrazione negli ultimi tre anni non abbiamo mai aumentato le tasse ai nostri cittadini, tutto quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto con le nostre risorse. Un buon amministratore non deve guardare il tempo corrente, ma ciò che può essere il futuro migliore per i suoi cittadini. Il nostro è un bilancio sano, nonostante tutto quello che è accaduto e rispecchia a pieno la filosofia della nostra amministrazione che guarda al lungo periodo e alle generazioni future.
Come avete affrontato il difficile periodo della pandemia?
Il primo periodo è stato il più difficile, abbiamo affrontato una cosa sconosciuta a tutti. Gestire la paura delle persone non è stato facile, ci sono state settimane di timore. Dovevamo cercare di tranquillizzare le persone facendo comunque rispettare le regole. Abbiamo usato sia i mezzi di comunicazione tradizionali che quelli del digitale. Con volantini, messaggi e comunicazioni varie siamo arrivati a più persone possibili, anche con le dirette Facebook in cui quotidianamente aggiornavo la popolazione sui dati del contagio. I social in quel momento ci hanno dato una grande mano. Ricordo un bel momento quando a marzo 2020 mancavano le mascherine: molte aziende del posto si sono offerte di donarcele, le abbiamo distribuite casa per casa a tutta la cittadinanza. E’ stato un grande gesto di generosità. Il momento più brutto è stato quando ho dovuto comunicare il primo decesso nel nostro comune, una persona molto conosciuta nel nostro territorio, è stato difficile.
In questi anni come vi siete mossi come amministrazione per rilanciare Citerna dal punto di vista turistico ed economico?
In termini di promozione turistica siamo molto contenti perchè in tre anni siamo riusciti a coinvolgere tre tv nazionali che con i loro programmi hanno fatto si che uscisse fuori una bella pubblicità per il nostro territorio. Speriamo di continuare su questa scia positiva. Far conoscere CIterna ci permette di avere grande respiro a livello turistico. Abbiamo due tipologie di turisti: coloro che conoscono il nostro territorio e le sue bellezze e il turismo religioso. Proprio in merito a questo abbiamo intenzione di realizzare un ostello del pellegrino nell’antica sede comunale. Mi piacerebbe vedere tanti pellegrini che si fermano a Citerna e nel nostro ostello almeno per una notte, per far si che proprio loro siano la linfa vitale di questo territorio.
Insieme alla sua giunta a quali progetti futuri state lavorando?
Proprio in questi giorni sono iniziati i lavori a Pistrino lungo l’asse di via Roma in cui sono presenti marciapiedi obsoleti e barriere architettoniche. Vogliamo avere un paese a misura d’uomo dove i cittadino possono passeggiare in tranquillità. Verranno risistemate anche le fognature che causano da anni allagamenti importanti. Oltre a via Roma abbiamo intenzione di risistemare anche via dello Sport, ma ovviamente questo è un progetto che si realizzerà in più anni, si parla di un investimento di circa 300 mila euro di cui 100 mila provengono da un finanziamento ministeriale. Altro importante intervento sarà il parco Catacchini a Fighille, in condizioni pessime. Vogliamo ridargli nuova luce affinchè tutta la cittadinanza possa tornare a godere di questo parco, tramite finanziamento di circa 70 mila euro riusciremo a dargli nuova vita. Stiamo continuiamo il lavoro per la progettazione del torrente Sovara, una delle opere più importanti per il nostro territorio. Credo che entro l’anno riusciremo a dar vita ad un nuovo progetto, diverso rispetto al precedente. Tutto ciò che abbiamo fatto lo abbiamo fatto in trasparenza, comunicando sempre tutto alla cittadinanza. Altra questione importante è legata al Monte Santo: è stato riqualificato grazie a dei lavori per un totale di 50 mila euro, era una zona abbandonata, abbiamo ridato nuovo volto a questo parco che ha visto il passaggio di San Francesco.
Fra i progetti messi a punto dall’amministrazione un’attenzione particolare anche all’edilizia scolastica
I lavori nelle scuole sono importantissimi. Buona parte dei finanziamenti del fondo anti covid saranno impiegati per realizzare dei ventilatori interni ad ogni classe per il ricambio dell’aria. Gli studenti avranno così una ventilazione continua di aria pulita non soltanto in ottica covid, ma per una maggiore salubrità delle aule. Questo è un progetto innovativo, diamo un bel segnale, se spesi bene i fondi anti covid possono davvero migliorare la salute dei nostri studenti e questo, per noi, è l’obiettivo più importante.
Come vi siete mossi in aiuto della popolazione ucraina? Nel vostro territorio sono stati accolti dei profughi?
La prima famiglia arrivata in Umbria dall’Ucraina è stata accolta nel nostro territorio. Sono arrivate due donne adulte, una ragazza e quattro bambini, è stato toccante vedere nei loro occhi la paura. Insieme alle nostre tre pro loco, la caritas, la protezione civile e la croce rossa abbiamo organizzato aiuti concreti a sostegno della popolazione in fuga dall’Ucraina. In queste settimane le pro loco hanno raccolto fondi e beni materiali, anche grazie all’aiuto delle scuole. I fondi sono andati sia alla croce rossa che poi li ha destinati ai campi profughi della Polonia, sia alla caritas locale che ha provveduto ad aiutare tutte quelle persone che nel frattempo sono arrivate nel nostro comune, ad oggi abbiamo accolto circa 16 profughi. Ringrazio davvero le nostre famiglie che si sono subito mosse nel segno della solidarietà.
Nel 2024 a Citerna si terranno le elezioni comunali, sta già pensando ad una sua possibile ricandidatura?
Per me è un grande impegno essere sindaco di questo territorio. Quello che mi preme, ad oggi, è far bene in questi due anni che rimangono. Prima di tutto viene la promessa che ho fatto ai cittadini quando sono stato eletto, ovvero lavorare per tutto il mio mandato.