Il 20 settembre dalle 7 alle 23 e il 21 settembre dalle 7 alle 15 gli elettori toscani sono chiamati al voto, oltre che per il referendum costituzionale, anche per l’elezione del presidente della Giunta regionale e dei membri del Consiglio regionale (40 oltre allo stesso presidente). La scheda attraverso cui esprimere il proprio voto sarà di colore arancione. I candidati alla carica di presidente sono sette ma – come si vede nel manifesto pubblicato sopra e nel fac-simile pubblicato sotto – gli elettori della provincia di Arezzo ne troveranno sulla scheda soltanto sei, perché la lista collegata a Tiziana Vigni del Movimento 3V non si è presentata in questa circoscrizione. Quattro candidati presidente (Tommaso Fattori, Marco Barzanti, Irene Galletti e Salvatore Catello) sono collegati ad un’unica lista, mentre due (Susanna Ceccardi ed Eugenio Giani) sono collegati a una coalizione di più liste.
La scheda elettorale
Nella scheda elettorale, i nomi dei candidati presidente sono scritti ciascuno all’interno di un riquadro. A sinistra del riquadro contenente il candidato presidente sono incolonnati altri riquadri, ognuno relativo ad una delle liste collegate. In ciascuno di questi riquadri è contenuto il simbolo della lista e l’elenco dei candidati al Consiglio regionale proposti da ciascuna lista nella circoscrizione di Arezzo. I candidati di ciascuna lista sono da un minimo di quattro a un massimo di otto, elencati in ordine alternato di genere maschile o femminile.
Come esprimere il proprio voto?
La scheda arancione permette di esprimere il proprio voto sia per eleggere il presidente della Giunta regionale che per eleggere i membri del Consiglio regionale. Mettendo la croce solo sul nome di un candidato presidente o sul riquadro che lo contiene, il voto andrà a quel candidato presidente, mentre non andrà a nessuna lista. Invece, se si traccia la croce sul simbolo di una lista, il voto sarà valido sia per la lista che per il candidato presidente collegato a quella lista. È inoltre possibile tracciare la croce sia sul simbolo della lista che sul candidato presidente collegato, con lo stesso risultato di votare sia la lista che il presidente.
Come dare la preferenza ai candidati al Consiglio regionale?
Per esprimere la propria preferenza per i candidati al Consiglio regionale, va tracciata la croce sul quadratino a sinistra del nome del candidato consigliere. È possibile esprimere un massimo di due voti di preferenza, purché i due candidati consiglieri siano nella stessa lista e siano di genere diverso (un maschio e una femmina). Se si tracciano solo le croci (o la croce) relative al voto di preferenza, il voto è valido anche per la lista di cui fanno parte i candidati votati e per il candidato presidente collegato alla lista. Lo stesso se, oltre alle croci sui candidati consiglieri, si tracciano croci sul simbolo della lista di appartenenza dei consiglieri votati e/o sul nome del candidato presidente collegato alla lista.
Come funziona il voto disgiunto?
Il voto disgiunto permette di votare un candidato presidente e contemporaneamente una lista che non è collegata a quel candidato presidente. Si esprime tracciando una croce sul riquadro relativo a un candidato presidente e un’altra croce sul simbolo di una lista non collegata al presidente e/o sui quadratini a fianco di uno o due candidati consiglieri di quella lista. Attenzione: non è possibile votare candidati consiglieri di una lista e contemporaneamente un’altra lista. Il voto disgiunto è infatti valido solo tra presidente e lista, mentre le eventuali preferenze vanno sempre riferite alla lista votata.
Come si calcolano i risultati?
Sarà eletto presidente della Giunta regionale toscana il candidato presidente che avrà ottenuto il maggior numero di voti, qualora questi siano più del 40% del totale dei voti espressi, altrimenti dopo due settimane si svolgerà un turno di ballottaggio tra i due candidati presidente più votati. Per quanto riguarda gli altri 40 seggi del Consiglio regionale (oltre a quello spettante al presidente), saranno ammesse al riparto le liste che nel totale regionale supereranno la soglia di sbarramento (cioè quelle che raggiungeranno almeno il 5% dei voti di lista, oppure il 3% dei voti di lista se fanno parte di una coalizione di liste che insieme raggiungono almeno il 10%). I candidati presidente non eletti, se collegati a una lista o a una coalizione che ottiene almeno un seggio, sono eletti consiglieri regionali. La lista o la coalizione di liste collegata al presidente eletto ha diritto a un premio di maggioranza, cioè acquisisce almeno il 60% dei 40 seggi del Consiglio regionale (cioè 24) se il relativo candidato presidente ottiene più del 45% dei voti, altrimenti acquisisce almeno il 57,5% dei seggi (cioè 23). Le altre liste, tra quelle che avranno superato le soglie di sbarramento, otterranno i rimanenti seggi, per un minimo del 35% (cioè 14).
I criteri per determinare quali consiglieri di ciascuna lista risulteranno eletti sono particolarmente complessi, per cui ne riportiamo solo un’estrema sintesi. Una volta calcolato su base regionale il totale dei seggi spettanti a ciascuna lista (a cui va sottratto il seggio spettante a ciascun candidato presidente eletto consigliere), questi verranno assegnati partendo dai candidati presenti nel listino regionale (facoltativo, e a queste elezioni presentato solo da Lega e Partito Comunista). Successivamente, in base ai risultati ottenuti dalla lista nelle province e nelle circoscrizioni (che coincidono sempre tranne nel caso della provincia di Firenze, suddivisa in quattro circoscrizioni), si stabilisce quanti seggi ottiene ogni lista in ogni circoscrizione. A quel punto conteranno i voti di preferenza ottenuti da ciascun candidato consigliere nella propria circoscrizione.
Informazioni più dettagliate sono reperibili nell’apposita sezione del sito ufficiale della Regione Toscana.