Torniamo ad esaminare lo scenario in vista delle elezioni amministrative in programma a Sansepolcro dopo una settimana in cui a farla da padrone nel dibattito locale sono state le misure contro la pandemia. Nell’attuale maggioranza si è tenuto ormai da giorni il confronto tra sindaco e forze politiche che avevamo preannunciato. Tutto si è svolto con toni pacati, ma è apparsa in modo netto la non volontà della maggior parte dei presenti di sostenere lo stesso progetto anche nella prossima legislatura, per concentrarsi piuttosto sulla buona conclusione del mandato attuale. Questo, almeno in un primo momento, non avrebbe però dissuaso il sindaco Mauro Cornioli dall’idea di tentare la ricandidatura cercando di mettere in piedi una nuova squadra. Del resto il primo cittadino aveva già iniziato a muoversi in questa direzione, visto che da tempo era diventato chiaro che tra i suoi ci sarebbero state molte defezioni. Il margine di manovra del sindaco sembra però limitato, perché non è così evidente quali forze cittadine potrebbero supportare il percorso.
Se tuttavia questa operazione andasse in porto, il progetto civico potrebbe perfino sdoppiarsi: da un lato il sindaco e una nuova coalizione, dall’altro parte della maggioranza. In particolare a lavorare per un polo civico simile all’attuale ma senza Cornioli sarebbero Il Nostro Borgo e Insieme Possiamo, paradossalmente l’ala destra e quella sinistra della coalizione, mentre i rapporti di queste due realtà con il terzo alleato, i Democratici per Cambiare, sono ormai diventati difficili.
Tutte le forze della coalizione civica sono però esposte alle sirene di una possibile polarizzazione del confronto fra centrodestra e centrosinistra, nonostante l’inverso processo in atto a livello nazionale. Il centrodestra non nasconde un esplicito corteggiamento al Nostro Borgo e al suo esponente di spicco, Riccardo Marzi. Al tempo stesso, in assenza di riscontri, porta avanti il proprio progetto apparentemente indifferente alle dinamiche romane, dove Lega e Forza Italia hanno scelto di appoggiare il governo Draghi e Fratelli d’Italia no. A Sansepolcro i tre partiti (insieme al movimento Noi per Sansepolcro ma senza il gruppo dei Cittadini per Sansepolcro, che si muove autonomamente) procedono uniti e si stanno avviando alla scelta del candidato a sindaco. Il nome che negli ultimi giorni è circolato con maggiore insistenza è quello dell’insegnante Laura Chieli: outsider della politica, è la madre del vicepresidente di Fratelli d’Italia Giuseppe Carbonaro. Altre potenziali candidature ipotizzate sono state quelle dell’imprenditore ed editore Domenico Gambacci, su cui però sarebbero arrivati i veti di alcune forze al tavolo del centrodestra, dello storico presidente degli Sbandieratori Giuseppe Del Barna, che ha smentito di correre per la poltrona da sindaco, nonché dell’imprenditore valtiberino di stanza a Londra Maurizio Bragagni.
Acque decisamente più agitate nel centrosinistra: le forze che gravitano in quest’area politica sono numerose e spesso e volentieri non si vogliono bene. In più, le modalità della crisi dell’ultimo governo Conte non hanno certo rasserenato il clima. Un primo effetto è che il Movimento 5 Stelle sembra aver sostituito Italia Viva al centro dell’alleanza con PD e Articolo Uno: prima della crisi queste ultime due forze avevano sottoscritto documenti unitari con il partito di Renzi, ma sono di pochi giorni fa le dichiarazioni di Egildo Magrini di Articolo Uno (“Le gambe del centrosinistra siamo noi, PD e M5S”). La volontà del PD e di Articolo Uno sembra tuttavia quella di cercare di conciliare tutte le istanze per costruire l’alleanza più vasta possibile. Per far questo devono superare i veti reciproci tra Italia Viva e Movimento 5 Stelle ma non solo. Nell’alveo del centrosinistra ci sono infatti anche i Socialisti e Azione, che a loro volta non amano i Cinquestelle, mentre le segreterie stanno portando avanti contatti con Democratici per Cambiare e Insieme Possiamo, due forze caratterizzate da dissidi storici con il centrosinistra (i DPC nacquero dieci anni fa attraverso una dolorosa scissione dal PD, Insieme Possiamo ha in Rifondazione Comunista la propria componente principale). Ammesso che questo possa essere superato, resta comunque difficile pensare di ritrovare nella stessa coalizione due gruppi che oggi faticano ad andare d’accordo nell’attuale maggioranza Cornioli.
Mentre si muovono tutte queste complesse dinamiche entra nel dibattito Progetto Valtiberina. L’associazione ha ratificato sabato un lungo documento dal titolo Primavera 2021, che parte dall’idea che “l’auspicata progressiva uscita dall’emergenza sanitaria e la contemporanea scadenza elettorale a Sansepolcro, Città di Castello e Anghiari offrono ai nostri territori l’opportunità di immaginare uno sviluppo futuro che possa essere economicamente valido, socialmente equo ed ecologicamente sostenibile”. Il testo – si legge nelle premesse – presenta “alcune linee di sviluppo che Progetto Valtiberina propone ai cittadini, agli imprenditori e a tutte le forze politiche affinché possano diventare terreno di confronto su cui valutare le differenti strategie di medio-lungo periodo”. Insomma un documento che appare come un vero e proprio programma elettorale e che fa dell’associazione un interlocutore importante per partiti e movimenti impegnati nel percorso verso le elezioni.