Domenica 3 ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì 4 ottobre dalle 7 alle 15 gli elettori di Sansepolcro saranno chiamati al voto per l’elezione del sindaco e dei membri del consiglio comunale (24 oltre al sindaco stesso). La scheda attraverso cui esprimere il proprio voto sarà di colore azzurro. I candidati a sindaco sono 4, collegati a un totale di 11 liste.
La scheda elettorale
Nella scheda elettorale, i nomi dei candidati a sindaco sono scritti ciascuno all’interno di un riquadro al di sopra degli spazi contenenti i simboli delle liste collegate. Ciascun simbolo è a sua volta contenuto in un riquadro che comprende anche due righe dove è possibile esprimere i voti di preferenza per i singoli candidati a consigliere comunale.
Come esprimere il proprio voto?
La scheda permette di esprimere il proprio voto sia per eleggere il sindaco che per eleggere i membri del consiglio comunale. Mettendo la croce solo sul nome di un candidato sindaco o sul riquadro che lo contiene, il voto andrà a quel candidato sindaco, mentre non andrà a nessuna lista. Invece, se si traccia la croce sul simbolo di una lista, il voto sarà valido sia per la lista che per il candidato sindaco collegato a quella lista. È possibile anche tracciare la croce sia sul simbolo della lista che sul candidato sindaco collegato, con lo stesso risultato di votare sia la lista che il sindaco. Si può inoltre votare un candidato sindaco e una lista non collegata a quel candidato sindaco (è il cosiddetto voto disgiunto, le cui modalità sono spiegate più sotto).
Come dare la preferenza ai candidati al consiglio comunale?
Per esprimere la propria preferenza per un candidato al consiglio comunale è necessario scrivere nome e cognome (oppure il solo cognome in assenza di omonimie, o anche il soprannome qualora sia espressamente indicato nel manifesto elettorale) del candidato a fianco del simbolo della lista di cui fa parte. È possibile esprimere un massimo di due voti di preferenza, purché i due candidati consiglieri siano nella stessa lista e siano di genere diverso (un maschio e una femmina o viceversa). Scrivendo i nomi dei consiglieri, automaticamente si esprime il proprio voto anche per la loro lista di appartenenza, anche senza tracciare la croce sul relativo simbolo. Qualora non siano tracciate croci su nessun candidato sindaco, l’espressione del voto ai consiglieri si estende anche al candidato sindaco collegato alla loro lista di appartenenza.
Come funziona il voto disgiunto?
Il voto disgiunto permette di votare un candidato sindaco e contemporaneamente una lista che non è collegata a quel candidato sindaco. Si esprime tracciando una croce sul riquadro relativo a un candidato sindaco e un’altra croce sul simbolo di una lista non collegata a quel candidato sindaco; oppure tracciando una croce sul riquadro relativo a un candidato sindaco e scrivendo i nomi di candidati consiglieri di una lista non collegata a quel candidato sindaco accanto al relativo simbolo. Attenzione: non è possibile votare candidati consiglieri di una lista e contemporaneamente un’altra lista. Il voto disgiunto è infatti valido solo tra candidato sindaco e lista, mentre le eventuali preferenze vanno sempre riferite alla lista votata.
Come si calcolano i risultati?
Sarà eletto sindaco di Città di Castello il candidato che otterrà il 50% + 1 dei voti validi. Qualora nessuno dei candidati raggiunga tale risultato, dopo due settimane si svolgerà un turno di ballottaggio tra i due candidati sindaci più votati.
Per l’assegnazione degli altri 24 seggi del consiglio comunale (oltre a quello spettante al sindaco eletto), è frequente l’attribuzione di un premio di maggioranza del 60% (15 seggi) alla coalizione collegata al sindaco vincente. Questo avviene in caso di vittoria di un candidato sindaco al primo turno qualora le proprie liste superino il 40% e nessun’altra coalizione superi il 50%; e anche in caso di vittoria di un candidato sindaco al ballottaggio, sempre nel caso che nessun’altra coalizione abbia superato al primo turno il 50%. Al di fuori di queste casistiche i seggi sono invece ripartiti in modo proporzionale con il metodo d’Hondt. Lo stesso metodo è utilizzato per ripartire i seggi di maggioranza tra le liste collegate al sindaco eletto e i seggi di minoranza dapprima tra le altre coalizioni, e quindi tra le liste all’interno delle coalizioni. Il primo seggio spettante a ciascuna coalizione collegata a un candidato sindaco non eletto va al candidato sindaco stesso.
Apparentamento
In caso di ballottaggio è possibile l’apparentamento tra un candidato sindaco e una o più liste collegate a candidati sindaci esclusi dal ballottaggio. In questo caso tali liste parteciperanno alla ripartizione dei seggi spettanti alla coalizione del candidato sindaco con cui si sono apparentate, insieme alle liste originariamente collegate a quel candidato sindaco.