Domenica la commemorazione delle vittime civili del passaggio del fronte a Pieve

L'iniziativa organizzata da circolo Arci Bororo e Anpi. Alle Caldane verrà collocata una nuova croce al posto di quella sottratta da ignoti

La commemorazione in località Caldane il 25 aprile 2019. Immagine gentilmente concessa da A. Palazzeschi

Si svolgerà domenica la commemorazione delle vittime del passaggio del fronte a Pieve Santo Stefano nell’agosto 1944. L’iniziativa, organizzata come ogni anno dal circolo Arci “Bororo”, ha il patrocinio del Comune e vede la collaborazione della sezione Anpi di Sansepolcro e del Comitato familiari vittime della guerra.

L’appuntamento prevede una serie di tappe, a cominciare dalle 16.30 in località Caldane: “Le commemorazioni si svolgono ormai dal 2008 in occasione del 25 aprile e a fine agosto”, spiega il presidente del “Bororo” Arman Palazzeschi. “Quest’anno, vista l’impossibilità di celebrare come di consueto la Festa della Liberazione alle Caldane, si è deciso di fare tutto in occasione della data di agosto. Alle Caldane”, prosegue Palazzeschi, “dopo un atto vandalico avvenuto a maggio 2019, quando ignoti hanno portato via la croce di legno che ricordava le vittime, verrà posta una nuova croce in ferro”. Le vittime lì ricordate sono cinque, quattro delle quali risultano disperse. Membri delle famiglie Ricci, Pasquetti e Gasparri, che abitavano alle Caldane, alle Caldanelle e a Villa Pinciana, erano sfollati a Tizzano con i parenti il 20 agosto. Il 28, ritenendo che i tedeschi avessero abbandonato le case, i cinque vi fecero ritorno in cerca di cibo ma trovarono una pattuglia di retroguardia che li catturò. Uno di loro, Alfredo Gasparri, riuscì a fuggire durante la deportazione, per saltare su una mina solo due giorni dopo. Degli altri non si ebbero più notizie.

Il pomeriggio di domenica proseguirà con il ritrovo alla sede del circolo a Madonnuccia alle 17.10 e una sosta al cimitero alle 17.30. Quindi ogni mezz’ora altri tre luoghi di commemorazione: Calcina, Casa Antonelli e Terranieri, che furono teatro, in pochi giorni di quell’agosto ’44, dell’uccisione da parte delle truppe tedesche di almeno dieci civili. Alle 20, infine, cena al circolo su prenotazione.

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