Vicino alla Basilica di Canoscio è stata distrutta una targa che ricorda gli eventi accaduti nel nostro territorio durante il 1944, quando la barbarie nazifascista si accanì non solo contro i partigiani, ma anche contro cittadini inermi.
L’episodio è stato denunciato dalla sezione Anpi di Città di Castello, che parla di un atto “chiaramente provocatorio e vandalico”, frutto di “metodi e idee che nulla hanno a che vedere con la nostra democrazia”. I vertici dell’associazione hanno detto che l’Anpi “si impegnerà ancora di più per diffondere gli ideali antifascisti che sono a fondamento del nostro Paese, affinché atti simili non si ripetano”.
Nel frattempo l’associazione “si appella alle Istituzioni affinché, come è loro compito, si impegnino per valorizzare la memoria e, in conseguenza, i valori della Costituzione”.