Cambio alla guida di Progetto Valtiberina. In un comunicato trasmesso agli organi di stampa, l’associazione ha annunciato questa mattina il nome del nuovo presidente: si tratta dell’architetto David Gori, professionista molto conosciuto e da sempre molto attivo nella valorizzazione del territorio. Gori prenderà il posto del presidente uscente, l’imprenditore Massimo Mercati, che ha ricoperto questa carica dal 2015 ad oggi. “Un passaggio di responsabilità naturale e condiviso, pianificato per garantire un’ulteriore spinta in una fase caratterizzata da molteplici e ambiziosi progetti” spiega l’associazione nella nota.
Nelle sue prime dichiarazioni da presidente, Gori rivolge “un ringraziamento a Massimo Mercati, Barbara Croci e Luciano Cimbolini fondatori di Progetto Valtiberina grazie ai quali è stato possibile creare un ideale luogo d’incontro e progettazione per la Vallata”. Come concordato nell’ultimo Consiglio di coordinamento, i tre soci fondatori continueranno a portare il proprio contributo all’associazione attraverso la carica di vicepresidente. Confermati inoltre Jacopo Orlando, Alessandro Luzzi e Giuliano Testerini come ulteriori componenti del Consiglio.
Come precisato nella nota, questo passaggio di consegne si affianca ad una più profonda fase di riassetto dell’associazione che porterà in tempi brevi Progetto Valtiberina a diventare una Fondazione. “Un passaggio condiviso con il corpo sociale che ha dimostrato di condividere gli obiettivi e il piano di realizzazione, conferendo al Consiglio di Coordinamento l’incarico di portare l’Associazione verso questo nuovo traguardo – si legge nella nota – L’evoluzione del modello di governance ha la volontà di dotare Progetto Valtiberina della struttura più adeguata per perseguire con sempre maggiore incisività gli ambiziosi obiettivi del programma all’interno di ‘Primavera 2021’.” E a proposito del documento redatto nei mesi scorsi, l’associazione conclude precisando che “Progetto Valtiberina continuerà ad impegnarsi come soggetto aggregatore e strumento a disposizione delle comunità in direzione di uno sviluppo qualitativo del territorio.”