Il comune di Sansepolcro ha acquistato dal gestore dei rifiuti che serve i 104 comuni dell’ATO Toscana Sud, cioè la società mista privato-pubblica SEI Toscana, una serie di servizi che però in questo periodo soffrono di significative limitazioni. Lo sottolinea l’assessore ai beni comuni Gabriele Marconcini, che spiega a Tevere Post che “l’isola ecologica è chiusa per un’ordinanza regionale, il ritiro degli ingombranti e del verde prevede tempi lunghi, lo spazzamento si è ridotto, lo spazzamento manuale del centro storico che doveva iniziare a breve non lo attiveremo, il porta a porta funziona peggio di prima e, cosa più grave di tutte, i cassonetti non vengono svuotati secondo il calendario che abbiamo richiesto. Questo genera grossi problemi, anche perché la reclusione domestica produce un aumento dei rifiuti”. L’effetto sono cassonetti strapieni, e i maggiori disagi si hanno con il VPL (vetro-plastica-lattine): “SEI ha un subappalto con Revet, che è assolutamente inaffidabile anche in condizioni normali”, spiega senza mezzi termini l’assessore. “Abbiamo un calendario che non rispettano mai e a maggior ragione non lo rispettano adesso. In virtù di tutto questo”, chiude Marconcini, “il comune deve pagare solo i servizi che effettivamente riceve e non quelli previsti solo in teoria, e in più SEI ci deve risarcire per i tanti disservizi che ci stanno mettendo in grossa difficoltà. Serve un’azione che dobbiamo portare avanti fin da subito, di concerto con altri comuni che hanno lo stesso orientamento”.
L’assessore è tornato anche sul tema del servizio idrico, dopo la nota diffusa ieri. Nel documento l’amministrazione comunale illustrava la proposta di riduzione delle tariffe in considerazione dei maggiori consumi delle famiglie durante la quarantena: “È necessario trovare modalità che permettano di dare risposte alle esigenze dei cittadini in questo particolare momento, e va fatto prima della divisione degli utili di Nuove Acque tra soci pubblici e privati, altrimenti i privati intascano i profitti e i comuni si trovano da soli a dover gestire l’emergenza”. Sansepolcro ha chiesto di inserire il punto all’ordine del giorno dell’assemblea di Nuove Acque del 29 aprile nella quale è prevista l’approvazione del bilancio dell’azienda. A questo proposito Gabriele Marconcini aggiunge: “Ogni anno chiedo, inutilmente, che mi venga illustrato in cosa consistono le fantomatiche ‘prestazioni accessorie’ che i comuni si trovano regolarmente a pagare. Anche quest’anno intendiamo porre la questione con grande forza, perché è veramente inaccettabile che non ci sia modo di sapere a cosa si riferiscano somme così rilevanti che la collettività è costretta a pagare”.
Infine, Marconcini ha illustrato un aspetto riguardante un’altra delle sue deleghe, quella alla pubblica istruzione: “Esprimendo la presidenza della Conferenza zonale valtiberina, ci siamo sempre battuti a sostegno delle nostre scuole di montagna”, dice, con particolare riferimento all’Istituto comprensivo di Badia Tedalda e Sestino, che è sottodimensionato e quindi sempre a rischio di accorpamenti. L’assessore parteciperà proprio questa mattina alla riunione indetta dall’ANCI con tutti i presidenti delle Conferenze zonali toscane: “È l’occasione per ribadire la necessità di derogare alle tabelle ufficiali ministeriali, anche alla luce delle nuove misure di sicurezza attualmente in discussione, che prevedono classi meno numerose. Questo aspetto, unitamente alla possibilità di valorizzare la didattica a distanza e le multiclassi, può davvero dare forza all’istanza di tutela delle nostre scuole e soprattutto di quelle montane”.