Da lunedì 24 agosto è ufficialmente online “Pan De’ Mia”, il film che caratterizza questa edizione numero ’24-bis’ di Tovaglia a Quadri. Come noto, quest’anno la celeberrima cena spettacolo nella Piazzetta del Poggiolino di Anghiari non potrà andare in scena a causa delle restrizioni dovute all’emergenza coronavirus. La storia scritta dagli autori Paolo Pennacchini e Andrea Merendelli, con quest’ultimo anche responsabile della regia, sarà pertanto trasmessa via web attraverso un’apposita piattaforma sviluppata dal partner tecnico IpKom.
Il film, realizzato con la direzione della fotografia e delle unità video di Gabriele Bianchini, è stato girato il mese scorso nelle vie del centro storico anghiarese con gli abitanti del borgo tiberino nel ruolo di attori. La pellicola sarà disponibile in streaming da oggi e fino al 6 settembre dalle ore 20:30 (orario in cui negli anni passati cominciava la cena ed in cui la luce del tramonto conquista la Piana della Battaglia) alle ore 10:30 del mattino successivo. Una sola visione da conservare nel cuore e nella mente, come da tradizione di Tovaglia a Quadri.
Ieri sera, in un Teatro di Anghiari opportunamente messo in sicurezza secondo le disposizioni anti Covid, si è tenuta la première dello spettacolo con tre repliche proiettate tra le 17 e le 21. “Tutto è iniziato intorno al periodo di Pasqua, nel momento più difficile dell’emergenza, quando abbiamo iniziato a pensare a qualcosa che potesse invertire questo forte senso di malinconia, tristezza e chiusura – ha spiegato Pennacchini nei saluti iniziali – Per raccontare tutto questo abbiamo scelto di fare un triplo salto mortale nel cinema, cercando al tempo stesso di lasciare immutato il nostro stile e la voglia di raccontare una storia vera.”
“Questo film, sul quale abbiamo lavorato fino all’ultimo momento disponibile, è un po’ un punto di arrivo di tante fasi della nostra vita. Desidero ringraziare Mario Guiducci e la Compagnia dei Ricomposti per la disponibilità, ma anche la bravissima cantante Noemi Umani e tutti coloro che hanno collaborato al progetto” ha commentato Merendelli.
Il film
La storia racconta la vicenda degli abitanti di Anghiari, forti e orgogliosi, selezionati da secoli di battaglie e pestilenze, che hanno riattivato l’antico “forno popolare” del centro storico, risorsa comune che ha consentito a tutti di mangiare. L’attuale pandemia dice che stia facendo riscoprire profondi valori umani, tra questi nuova sensibilità e solidarietà, in un mondo governato da egoismo. Al vecchio forno del pane gli anghiaresi portano ognuno il suo pane a cuocere, un impasto uguale ma diverso, dove ogni famiglia appone al centro un simbolo, un segno, una lettera, affinché dopo la cottura ognuno possa riprendersi il “suo”. Pan De’ Mia, della mia famiglia, della mia storia e anche del mio egoismo.