Covid, il punto della situazione su un complesso quadro normativo

Toscana in giallo da oggi. Il comune di Sansepolcro: “Disagio per i ritardi, gli ostacoli burocratici e le incertezze dei percorsi da seguire”

La data di oggi segna l’ingresso della Toscana in zona gialla, il via di una parte delle novità recentemente introdotte dal Governo, soprattutto in materia di Green pass, e l’entrata in vigore di nuove ordinanze regionali. Ne emerge un quadro normativo piuttosto caotico, che tenta di rincorrere faticosamente la nuova ed inattesa ondata di diffusione del Covid-19. Proviamo a fare il punto della situazione.

L’estensione dell’obbligo di green pass rafforzato

Da oggi è esteso ad una nuova serie di luoghi e attività l’obbligo di green pass rafforzato (quello cioè ottenuto per vaccinazione o guarigione, e non con il solo tampone). In sintesi, si tratta della consumazione in bar e ristoranti anche al banco e anche all’aperto; dell’accesso agli alberghi; dell’uso dei mezzi di trasporto pubblico, compreso quello scolastico per i maggiori di 12 anni; dell’utilizzo di palestre, piscine, centri benessere e termali (tutti con l’eccezione delle attività terapeutiche previste nei livelli essenziali di assistenza); e poi ancora della pratica di sport di squadra e di contatto, dell’uso di spogliatoi e docce, della partecipazione a feste, dell’accesso a parchi tematici e sale gioco.

Le prossime tappe

Ulteriori novità entreranno in vigore in date successive. Dal 20 gennaio sarà obbligatorio il green pass base (quello ottenuto cioè anche con un tampone negativo) per parrucchieri e centri estetici, mentre dal 1° febbraio sarà necessario il green pass rafforzato per uffici pubblici, banche, posta e attività commerciali, tranne quelle “necessarie alle esigenze primarie ed essenziali della persona”, che saranno successivamente individuate. Dal 15 febbraio sarà poi obbligatorio il green pass rafforzato per tutti i lavoratori pubblici e privati che abbiano compiuto i 50 anni. Questa norma segue l’introduzione dell’obbligo vaccinale per tale fascia di età, in vigore da venerdì scorso e sanzionato, in caso di non ottemperanza, con una multa di 100 euro.

I dispositivi di protezione

Dal 25 dicembre le mascherine sono obbligatorie anche all’aperto e anche in zona bianca. La tipologia ffp2 è necessaria in tutti i mezzi di trasporto e in occasione di spettacoli o eventi sportivi all’aperto o al chiuso. Non è richiesta la mascherina per i bambini fino a sei anni di età.

Le regole per isolamento e quarantena

Le norme in vigore prevedono discipline diverse a seconda dello stadio di vaccinazione. In caso di positività vige l’obbligo di 10 giorni di isolamento, che terminano con un tampone negativo. I giorni si riducono a 7 nel caso di soggetto asintomatico che abbia completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che abbia ricevuto la terza dose. Nel caso dei contatti stretti, la quarantena prima del tampone finale negativo sarà di 10 giorni per i non vaccinati e di 5 giorni per chi è vaccinato con due dosi da più di 120 giorni, mentre chi è vaccinato con 3 dosi o con due da meno di 120 giorni, oppure è guarito da meno di 120 giorni, ha solo l’obbligo di indossare per 10 giorni la mascherina ffp2. Anche in questo caso è necessario il tampone finale negativo.

Il sistema di tracciamento

Il sistema di tracciamento è oggettivamente andato in forte difficoltà con il forte aumento dei casi delle ultime settimane. Per tentare di arginare il problema il presidente della giunta regionale toscana Giani ha promulgato un’ordinanza incentrata sul ruolo attivo del cittadino, chiamato in caso di tampone positivo a collegarsi al portale https://referticovid.sanita.toscana.it e compilare un questionario di autovalutazione, che “consente di gestire correttamente il provvedimento di sanità pubblica e di conseguire, al termine della malattia, l’attestazione di termine di isolamento sanitario da Covid”.

La stessa ordinanza ridefinisce “il sistema di gestione del tracciamento dei casi e delle attività delle Asl, dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, delle farmacie aderenti agli accordi e delle associazioni di volontariato”. Due gli obiettivi: “semplificare e sburocratizzare i provvedimenti di isolamento delle persone ancora in attesa di essere contattate”; e “aumentare il numero dei tamponi da somministrare attraverso un incremento dell’elenco dei soggetti autorizzati dalla Regione a effettuare test antigenici rapidi e molecolari”.

Alle Asl, in particolare, i compiti di “incrementare in maniera sostanziale la capacità di tracciamento quotidiana, anche al fine del rilascio delle attestazioni di termine di isolamento sanitario da Covid19”, e “l’offerta di tamponi molecolari e antigenici”. Sempre tramite ordinanza regionale è stato intanto fissato il prezzo massimo dei tamponi in 15 euro per quelli antigenici e 80 per quelli molecolari.

Sul tema del tracciamento è intervenuto ieri il comune di Sansepolcro con una lunga nota in cui si sottolineava tra l’altro che “nell’ultima settimana si è registrato un peggioramento della comunicazione da parte delle autorità preposte: le informazioni sono arrivate al comune incomplete o in ritardo. Questo ha impedito al sindaco di contattare la Sei, la società che gestisce lo smaltimento dei rifiuti, perchè potesse effettuare la raccolta degli stessi direttamente al domicilio delle persone contagiate. Alle preoccupazioni e ai timori per la malattia, in questi giorni si associa sempre più spesso il disagio per i ritardi, gli ostacoli burocratici e le incertezze dei percorsi da seguire, soprattutto per uscire dall’isolamento. In un incontro online del 29 dicembre scorso, richiesto dai sindaci della nostra provincia, gli stessi vertici della Asl Toscana sud est hanno riconosciuto che i ritardi e i disservizi sono dovuti alla drastica riduzione del personale della Centrale regionale di tracciamento, avvenuta prima dell’attuale rapidissima e non prevedibile crescita dei contagi causata dalla variante Omicron. L’amministrazione comunale di Sansepolcro è in continuo contatto con i responsabili del distretto della Valtiberina e si avvarrà di questa collaborazione per continuare a garantire a tutti un’informazione per quanto possibile certa e dettagliata”.

Le regole nella scuola

Con la fine delle vacanze natalizie ricomincia la scuola, che a sua volta dovrà fare i conti con un’articolata disciplina: nella scuola dell’infanzia stop all’attività della classe con un caso di positività; nella scuola primaria, con un caso si ha autosorveglianza (due tamponi a distanza di 5 giorni per ciascun alunno della classe), mentre si va in dad per 10 giorni con due positività. Nella scuola secondaria autosorveglianza e obbligo di ffp2 con un caso positivo; con due positivi, didattica in presenza con autosorveglianza e ffp2 solo per chi ha concluso il ciclo vaccinale o è guarito da meno di 120 giorni, o ancora ha effettuato la terza dose, mentre gli altri vanno in dad per 10 giorni; dad per tutti, infine, con almeno tre positività. Sempre vietato l’accesso a scuola con febbre superiore a 37,5° o sintomatologia respiratoria.

Nel frattempo a Sansepolcro si sono registrate polemiche per il ricorso alla dad non motivato da ragioni legate alla pandemia che ha interessato nella giornata di oggi quattro classi della scuola elementare Collodi per un guasto alla caldaia. L’episodio è stato criticato da alcuni genitori ed esponenti dell’opposizione, che hanno contestato le tempistiche dell’intervento e le modalità di comunicazione.

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