La Conferenza Episcopale Italiana ha recentemente diramato le nuove linee guida per limitare al massimo l’innalzamento dei contagi che si sta verificando nelle ultime settimane.
Per chi desidera assistere alle celebrazioni liturgiche non sarà necessario essere in possesso di Green Pass. Possibilità riservata però esclusivamente durante la messa, mentre, come spiega il parroco della Concattedrale di Sansepolcro don Giancarlo Rapaccini, la carta verde sarà necessaria per tutte le altre attività legate alla chiesa e per le figure ecclesiastiche. “Il Green Pass serve per gli operatori, catechisti o lettori. Anche per noi preti è obbligatorio il Green Pass rafforzato, così come per tutti coloro che esercitano un ministero liturgico all’interno della chiesa. Infine, per le catechesi ai partecipanti sono richiesti Green Pass e mascherina”.
Durante le messe dovranno essere rispettate le misure di distanziamento sociale, sarà necessario continuare a evitare il contatto fisico, provvedere a sanificare a fondo l’ambiente dopo le celebrazioni e l’acquasantiera dovrà essere vuota. Per quanto riguarda invece l’utilizzo della mascherina, questa rimane obbligatoria, anche se non è specificata la tipologia. La CEI ricorda comunque che fra chirurgica e FFP2 è consigliabile utilizzare quest’ultima.
A Sansepolcro l’avanzare della variante Omicron non sembra comunque aver scoraggiato i credenti, che non rinunciano a prendere parte alle attività liturgiche: “In Duomo l’affluenza è buona, anche perché la struttura garantisce un discreto numero di presenze pur rispettando la distanza che ci è stata raccomandata”, racconta Don Giancarlo. “Per quanto riguarda il catechismo, si sta riprendendolo. Lo avevamo sospeso per le vacanze di Natale, ma stiamo ricominciando in presenza, ovviamente con le mascherine e a debita distanza, senza creare assembramenti. Continueremo così fintanto che non si dovessero verificare contagi”.