Dopo un’ampia fase di ricerca condotta dalla Usl Toscana Sud Est, la provincia di Arezzo da oggi ha il suo primo albergo Covid di questa seconda ondata. L’azienda sanitaria aveva già preannunciato nel fine settimana appena trascorso l’individuazione di “una struttura con 21 camere che garantiranno ospitalità e servizi alle persone con positività accertata per Covid-19, asintomatici o paucisintomatici, in condizione clinica compatibile con la permanenza a domicilio e con requisiti socio abitativi non idonei al mantenimento in sicurezza del necessario isolamento”.
Nella sua breve nota la Asl ha precisato che l’azienda “non era autorizzata a rendere noto né il nome né il comune di ubicazione dell’hotel”, ma in questi giorni tra gli addetti ai lavori aveva comunque iniziato a circolare la voce che si trattasse di una struttura ubicata in Valtiberina e per la precisione ad Anghiari. La conferma è arrivata poco fa dal sindaco Alessandro Polcri, che in un post su Facebook ha svelato tutti i dettagli di questa operazione.
“La Asl mi ha comunicato che sarà Anghiari ad ospitare l’attività di albergo sanitario a servizio del nostro territorio – scrive Polcri – La scelta è ricaduta su una struttura all’interno del nostro Comune: si tratta della struttura ‘Anghiari Hotel’, la cui conduzione ha risposto con attenzione all’appello di Regione e Protezione civile diramato anche dal Commissario Arcuri.”
Il sindaco anghiarese spiega che “È stato il direttore D’Urso in persona a comunicarmi questa decisione. La struttura è stata scelta dall’ Asl per le caratteristiche di accessibilità e sicurezza sanitaria richieste dal bando a cui hanno partecipato diverse strutture anche del comprensorio. Naturalmente l’Asl ha tenuto conto di tutti i requisiti da soddisfare per questo tipo di ospitalità: camere con bagno dedicato, accesso indipendente, inesistenza di barriere architettoniche e idonei scarichi.”
Riguardo a possibili scenari di rischio per la popolazione, Polcri precisa fin da subito che “Gli ospiti staranno chiusi in camera e sottoposti al controllo dell’azienda sanitaria locale. Dunque, nessun rischio per la popolazione anghiarese. I medici, gli infermieri e il personale sanitario tutto hanno bisogno di nuovi e consistenti investimenti da parte della Regione in posti letto e in personale per aiutarli a fronteggiare le prossime settimane e i prossimi mesi. Noi possiamo dare un prezioso contributo perché nelle prossime settimane i contagi rallentino in modo significativo.”
La comunicazione del sindaco si conclude con un’ultima considerazione: “In una fase emergenziale così delicata, abbiamo tutti il dovere di raccogliere le energie per creare convergenze. Per questo motivo ho ritenuto di informare e condividere con i sindaci del territorio, i consiglieri di maggioranza e opposizione – che ringrazio sentitamente per l’atteggiamento tenuto – le informazioni che l’Asl mi ha comunicato ieri in maniera del tutto riservata. È il momento di unirci e fare squadra, affrontare le prossime due settimane sapendo che la priorità in questi 15 giorni è di rallentare la diffusione del virus. I nostri medici, infermieri e personale sanitario tutto stanno dando l’anima per garantire cure adeguate a ogni persona. In questo contesto, ognuno deve fare la sua parte. Vi chiedo, per favore, di usare il buonsenso ed essere responsabili.”