La presidente Anna Maria Cantucci e il responsabile Massimiliano Micelli hanno espresso il punto di vista della delegazione valtiberina di Confcommercio sul tema della ripartenza post-Covid, invitando le istituzioni del territorio ad aprire un tavolo di confronto con le associazioni di categoria: “Siamo ancora in piena emergenza sanitaria – spiega Cantucci – ma senza una programmazione immediata rischiamo di perdere il treno della ripresa, quando passerà. È necessario – aggiunge – che le amministrazioni pubbliche escano dall’ottica esclusivamente emergenziale per entrare in quella del rilancio del tessuto economico, con decoro dei centri storici e promozione turistica che devono occupare i primi posti nelle agende”.
La presidente di Confcommercio Valtiberina descrive uno scenario in cui “le imprese sono in grande sofferenza, in particolare nel terziario che è toccato più di altri settori da restrizioni e chiusure, ma a cascata la crisi c’è per tutti a causa del calo dei consumi. Quando finirà il blocco dei licenziamenti e non ci sarà più il paracadute della cassa integrazione un dipendente su cinque nel commercio, turismo e servizi rischia di trovarsi senza lavoro. E senza aiuti potrebbero chiudere il 30% delle imprese nei prossimi due anni”.
Il responsabile territoriale Massimiliano Micelli conferma che “non possiamo aspettare l’evolversi naturale degli eventi: le istituzioni devono mobilitarsi, ascoltando il territorio e coordinando gli interventi per non disperdere energie”. A partire dal turismo, che potrebbe avere “ottime prospettive, perché i viaggiatori post pandemia vorranno mete sicure, immerse nella natura, all’insegna del benessere fisico e psicologico, piccoli borghi dove si possa vivere a misura d’uomo e lontani dalla massa. La Valtiberina può inserirsi a pieno diritto in questo trend – spiega Micelli – a patto di riuscire ad intercettare questi flussi”. Tra gli altri temi su cui puntare “una pianificazione per gli investimenti sui centri storici, politiche fiscali ed azioni che favoriscano l’insediamento di nuove attività, incentivi per favorire la ripopolazione abitativa, interventi sugli affitti e sulla manutenzione dei fondi sfitti”. Insomma “è importante – sottolinea il responsabile di Confcommercio – che tutti i soggetti si impegnino in un lavoro comune per trovare nuove strade che aiutino ad assorbire il colpo della crisi, ma anche a sfruttare le nuove opportunità che l’orizzonte post-Covid sarà in grado di offrire”.
In conclusione, è di nuovo Cantucci a soffermarsi su Sansepolcro: “Non lasciamo che le elezioni in programma per questo autunno facciano passare questi mesi invano ed in maniera improduttiva – dice – ci vuole vera sinergia con le associazioni tutte, voglia di progettare il futuro e rendere concrete le azioni sulla ripartenza”. E sempre in merito alla città pierfrancescana, la presidente di Confcommercio tocca il tema dell’area ex Boninsegni: “Da oltre un anno fatichiamo a far emergere la questione del nuovo centro commerciale: pensiamo che sia giunto il momento per tutti, forze politiche in primis, di aprire un serio confronto con la città su un progetto che si avvia ad impattare fortemente sull’economia del capoluogo biturgense”, afferma.