Marchio Buitoni, si accende il dibattito politico

Interrogazione dal Gruppo misto mentre il Partito Democratico attacca Insieme Possiamo: “Paladini a singhiozzo della questione”. La lista di sinistra replica duramente al PD ma critica anche il sindaco

Scade quest’anno la concessione del marchio Buitoni da Nestlè a Newlat, proprietaria dello stabilimento produttivo di Sansepolcro. Il tema sta trovando spazio nel dibattito cittadino e approderà presto anche in consiglio comunale, dove l’amministrazione sarà chiamata a fare il punto della situazione rispondendo a un’interrogazione presentata ieri dal Gruppo misto. È di oggi, inoltre, un veemente botta e risposta tra Partito Democratico e Insieme Possiamo.

Il tema in consiglio comunale

Per quanto riguarda il quesito che sarà affrontato in aula, la consigliera del Gruppo misto Simona Bartolo ha spiegato di essere stata “sollecitata da più cittadini” e per questo di essersi “sentita in dovere di portare l’atto in consiglio comunale per permettere tutti gli approfondimenti del caso”. Destinatario dell’interrogazione è il sindaco Mauro Cornioli, anche assessore alle attività produttive, a cui Bartolo chiede “lo stato dell’arte ad oggi, quali iniziative sono state prese finora e cosa può essere ancora fatto per favorire un esito che permetta ad un marchio nato e cresciuto nella nostra valle di continuare a condividere la propria storia con Sansepolcro. La speranza – spiega Bartolo – è che si possa trovare una convergenza di tutte le forze politiche assieme alla cittadinanza per difendere un legame storico, alla vigilia dei duecento anni di attività”.

Il PD contro Insieme Possiamo

L’interrogazione del Gruppo misto è stata menzionata anche nel successivo comunicato stampa del Partito Democratico di Sansepolcro: “Siamo contenti che anche dalla maggioranza si inizino a fare delle domande grazie alla rappresentante del gruppo misto Simona Bartolo, ma ci saremmo aspettati che a presentare l’interrogazione fosse il gruppo Insieme Possiamo, paladino a singhiozzo della questione” del marchio Buitoni. Il PD punta il dito in primo luogo proprio sulla sinistra della coalizione di governo: “Rifondazione Comunista e Insieme Possiamo – scrivono da Via Agio Torto – per anni hanno denunciato, con l’allora consigliere Gabriele Marconcini, l’immobilismo delle precedenti amministrazioni, e una volta in maggioranza hanno messo da parte il fervore e le rivendicazioni. Anche dell’osservatorio sull’economia e il lavoro – aggiunge il Partito Democratico – non si è sentito più parlare, eppure anni prima doveva essere uno strumento di concertazione fondamentale per le politiche economiche della nostra città”.

“Non vogliamo entrare nel merito delle scelte di un’azienda importante del territorio che sta investendo nello stabilimento di Sansepolcro e mantenendo livelli occupazionali di rilievo – si legge ancora nella nota dei Democratici – ma vogliamo porre l’attenzione sulla mancanza di coerenza politica che ha contraddistinto l’intera vicenda. In questo caso, quando dalle parole si passa ai fatti è solo l’inconcludenza a regnare sovrana”. Per il PD quella del marchio Buitoni è “una delle vicende più emblematiche, su cui il sindaco-imprenditore avrebbe dovuto fare la differenza”, e invece, “l’amministrazione Cornioli ha inaugurato da poco il suo ultimo anno di mandato e quasi tutte le problematiche più importanti della città non hanno ancora trovato risposta”.

Replica e autocritica

Non si è fatta attendere la risposta di Insieme Possiamo, che in una nota ha replicato duramente a quello che definisce senza mezzi termini “il Partito che va a braccetto con Confindustria e che si è macchiato di alcuni dei più vergognosi attentati allo Statuto dei Lavoratori”. Per Insieme Possiamo, “ancora una volta siamo a leggere un comunicato di legittima critica e senza alcun contenuto propositivo o che risponda alla domanda su quello che avrebbero fatto loro oggi. Sottolineiamo oggi, perché riguardo a ieri, cioè ai cinque anni di governo Frullani-Laurenzi, tutto è sufficientemente chiaro, ovvero niente di significativo”.

Insieme Possiamo dice inoltre di “condividere il plauso a Simona Bartolo che ha presentato in consiglio comunale, finora l’unica con questo coraggio, un atto per far tornare il tema al centro dell’attenzione anche di forze politiche più o meno inerti” ed esplicita la necessità di tutelare il proprio rappresentante in consiglio comunale Alessio Antonelli, “che come dipendente Newlat ha un naturale conflitto di interessi nell’essere parte attiva sul tema”. Il gruppo “ha però continuato a sollevare all’interno della maggioranza la problematica”. A questo proposito viene chiamato in causa direttamente il primo cittadino Cornioli: “Il sindaco, nonché titolare della delega alle attività produttive, si è assunto personalmente l’onere e l’onore di proseguire un lavoro riservato sulla questione. Saremo i primi a congratularci con lui o a manifestare insoddisfazione a seconda che l’esito di questo lavoro porti o meno risultati alla città”. L’ultimo passaggio, relativo all’Osservatorio economia e lavoro, contiene un’autocritica che arriva a puntare il dito sullo stesso sindaco: “Il non funzionamento dell’organismo – scrive Insieme Possiamo – è stata una nostra sconfitta politica. Ogni volta che la commissione si è riunita si è trasformata in un palcoscenico del titolare della delega alle attività produttive con, in più occasioni, disagio anche da parte nostra. Fare parte di una maggioranza ha significato anche accettare percorsi che non sempre ci hanno visto soddisfatti, e questo è uno di quelli”, chiarisce Insieme Possiamo.

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