Come finirà l’anno scolastico, ne parliamo con i prèsidi

Didattica a distanza, nuove modalità d'esame, prospettive per il prossimo anno, blocco delle graduatorie. Ospiti della puntata di TeverePost su Errevutì, i dirigenti scolastici del Liceo Città di Piero e dell'Istituto Fanfani-Camaiti commentano l'ultimo decreto

Claudio Tomoli e Laura Cascianini

Durante l’edizione radiotv di TeverePost su Errevutì, i dirigenti scolastici Laura Cascianini e Claudio Tomoli, rispettivamente dell’Istituto Omnicomprensivo Fanfani-Camaiti e del Liceo Città di Piero, hanno commentato le nuove regole stabilite dal decreto approvato dal governo.

Per quanto riguarda gli esami di terza media e quelli delle superiori ci sono due scenari. Nel caso molto improbabile che le scuole riaprano i battenti prima del 18 maggio, entrambi gli esami saranno svolti in una versione semplificata. Se invece, come è più verosimile, non si tornerà in classe entro quella data, allora la maturità consterà solo della prova orale, mentre gli alunni di terza media se la caveranno con la produzione di una tesina.

“Sarà il calendario che determinerà la modalità di conduzione degli esami”, ha detto Laura Cascianini, “e questa cosa naturalmente è sentita con particolare interesse dagli studenti. La vivono con grande aspettativa, ma ciò non va ad inficiare il percorso che è stato avviato in queste quattro settimane, nel quale ho visto tanto impegno da parte dei ragazzi”.
“Il concetto principale è far sì che i ragazzi attraverso le lezioni a distanza possano acquisire quelle competenze che gli permettono di sostenere esami così particolari”, ha detto Tomoli.

Il prossimo anno scolastico inizierà lo stesso giorno in tutta Italia, il 1º o il 2 settembre. Da valutare se ciò avverrà in classe o con la didattica a distanza. Quest’ultimo scenario non spaventa il preside del Liceo: “Con la formazione a distanza abbiamo un’esperienza pluridecennale”, ha detto, “perché la praticavamo già con i corsi serali. Indubbiamente ci sono dei problemi legati alla connettività degli studenti. Ora nelle famiglie dove ci sono due, tre ragazzi ci sono delle difficoltà, e in queste situazioni abbiamo cercato di aiutare fornendo dei computer portatili”. Per quanto riguarda l’ipotesi di rientro a scuola in presenza, Tomoli è più cauto: “Quello del ritorno alla didattica in presenza in un contesto di distanziamento sociale è uno scenario complesso che va valutato bene”.

Si sono già levate polemiche a fronte del non aggiornamento delle graduatorie che impedirà la stabilizzazione dei precari. Getta acqua sul fuoco la dirigente del Fanfani-Camaiti: “Le graduatorie sono con un orientamento triennale, la proposta del ministro è quella di far saltare l’appuntamento del rinnovo che era previsto di qui a pochi mesi per farlo slittare al 2021. In termini di precariato la preoccupazione non è eccessiva, nel senso che sono stati presi dei provvedimenti, per i quali attendiamo chiarimenti, ma nel decreto Cura Italia ci sono dei capitoli dedicati alla salvaguardia dei precari in situazione di sospensione delle attività didattiche. Comunque c’è ancora molto movimento nel settore delle proroghe dei vari contratti”.
Aggiunge Tomoli: “I supplenti temporanei sono stati riconfermati anche in caso di rientro dei titolari, quindi la copertura dei posti è completa. Il problema è per il rinnovo delle graduatorie per cui verranno date delle indicazioni successive per il prossimo anno scolastico”.

Tornando agli effetti del decreto sui ragazzi, un’altra importante decisione è quella secondo cui tutti gli studenti, tranne quelli che dovranno sostenere l’esame delle superiori, saranno automaticamente promossi. La valutazione terrà conto anche dell’impegno dimostrato in questa fase di lezioni da casa. A questo proposito Laura Cascianini ha evidenziato che “abbiamo degli studenti che si impegnano, un corpo docente che dà anima e cuore per queste lezioni. I ragazzi sono i primi a chiedere che siano riconosciuti il loro impegno e le tante azioni intraprese dalla scuola per trasformare la didattica a distanza in una didattica della vicinanza”.

Claudio Tomoli ha concluso con un appello ai ragazzi a “continuare con l’impegno che stanno mettendo allo stato attuale, perché vediamo che stanno rispondendo molto bene. Ci auguriamo che quelli che dovranno sostenere l’esame possano ottenere i risultati che si aspettano. Sarà diverso per tutti, anche per i docenti e per noi dirigenti che andremo a fare i presidenti in situazioni anomale”.

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