Dalla sua città di origine un grazie speciale al capitano del Sassuolo Francesco Magnanelli, tifernate doc che ieri mattina, alla presenza del sindaco Luciano Bacchetta e dell’assessore allo sport Massetti, ha ricevuto un riconoscimento importante dal punto di vista simbolico. L’amministrazione comunale ha voluto omaggiare il calciatore consegnando una targa celebrativa e un volume su Raffaello, emblema artistico della città. Con le sue 500 presenze in maglia neroverde, Magnanelli è diventato il simbolo della squadra emiliana, sua seconda famiglia da ormai sedici anni. Immutato, però, nel tempo il suo attaccamento al paese d’origine che lo ha visto tirare i primi calci e crescere atleticamente, dai campetti di provincia alla serie A.
“Questa è un’importante iniziativa del mondo sportivo, Francesco non si è mai dimenticato della sua città d’origine” dice l’assessore Massetti. “Vogliamo consegnare questa targa a Francesco con una piccola frase per noi importante, 500 grazie dalla città, perchè credo che tutti noi siamo orgogliosi di avere un atleta in serie A, un nostro concittadino che si è contraddistinto nella sua società e non solo. Vogliamo omaggiarlo anche di un volume dedicato a Raffaello sia per testimoniare il legame fra sport e cultura sia per ricordare il cinquecentenario che verrà celebrato in città quest’anno”.
“Questa cerimonia la viviamo con grande piacere ed orgoglio” dichiara il sindaco Bacchetta. “Magnanelli è fra i grandi nomi della storia calcistica tifernate, nostri concittadini che hanno fatto grande carriera nel professionismo in serie A. Magnanelli manifesta un forte attaccamento alla sua squadra e questo è meritevole. La nostra città, quindi, ha deciso di consegnare un riconoscimento simbolico a uno fra i migliori sportivi. Ci auguriamo che Francesco continui a portare alto il nome di Città di Castello perché è un esempio non solo calcistico, ma anche a livello umano”.
Parole commosse quelle di Francesco Magnanelli che, emozionato, ringrazia l’amministrazione comunale per il riconoscimento ricevuto. “Faccio sempre un po’ fatica a parlare davanti agli amici, sono molto emozionato. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che sono presenti oggi e che spendono sempre belle parole nei miei confronti. Dico sempre che la mia famiglia di origine mi ha insegnato i valori fondamentali, mentre la seconda famiglia, quella calcistica, mi ha trasmesso il rispetto per il gruppo e mi ha preparato ad affrontare diverse situazioni, sia nel campo che nella vita. Crescere in contesti come quello in cui sono cresciuto io è una vera fortuna, purtroppo ce ne sono sempre meno. Sono molto sorpreso per tutto quello che è stato detto, ci tengo a ringraziare con il cuore veramente tutti”.
Sul suo futuro al Sassuolo, Magnanelli dichiara che “nel tempo ho lavorato con i migliori tecnici in circolazione, ho imparato tanto da tutti. Ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa, chi per idee o visione di gioco chi per scelte tattiche, ma la cosa importante è che, se dovessi diventare allenatore, cercherò di mettere sul campo tutti gli insegnamenti ricevuti. Ci sarà da studiare tanto ed essere preparato, i giocatori sono molto furbi, ti pesano subito. Per questo, dovrò essere molto bravo continuando, comunque, ad essere me stesso”.